Dopo una tappa splendida, nella quale Chris Froome ha ribaltato la classifica generale attaccando ai -80km sul Colle delle Finestre e favorendo il tracollo di Simon Yates (che ha chiuso a 38'51''), ma soprattutto guadagnando oltre 3' su Dumoulin e prendendosi la maglia rosa, il Giro d'Italia si appresta a ripartire verso l'ultimo arrivo in salita. I corridori affronteranno i 214km da Susa a Cervinia con le ultime energie rimaste, e si troveranno di fronte tre salite: prima il Col Tzecore, poi il Col Saint-Pantaleon e per concludere l'ascesa finale, che non ha pendenze durissime (media al 6%, punte al 9% e tratto finale al 3%), ma può fare male visto il deciso acido lattico presente nei muscoli dei corridori. La fatica sancirà gli ultimi distacchi del Giro 2018, che quest'oggi ha rischiato di essere funestato da un vile atto vandalico.
Nella notte, un gruppo di teppisti appartenenti al noto gruppo No-TAV, che protesta contro l'apertura del valico che consentirà alla tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione di passare in Val di Susa, ha tentato di sabotare il percorso che verrà affrontato dai corridori. Nella fattispecie, dell'olio-motore è stato versato sull'asfalto in località Truc de Mola, mentre dei vetri sono stati sparsi sulla strada e su una rotonda a Villardora. L'intento era chiaro, creare disagi e infortuni tra i corridori per boicottare il passaggio del Giro d'Italia in Val di Susa e creare scompiglio, ma i Carabinieri sono prontamente intervenuti per ripulire la strada e consentire il regolare svolgimento della tappa. Ora la Procura di Torino indaga sull'accaduto e conta di arrestare quanto prima i responsabili, mentre i no-Tav non si fermano: un picchetto di protesta era presente alla partenza a Susa, e ci si attende l'esposizione di bandiere pro-Palestina e contro la TAV lungo il percorso. Il Giro d'Italia, però, non si piegherà a questi teppisti, e continuerà a dare spettacolo e far divertire il pubblico.