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Rigoberto Uran Uran trionfa nella 10a tappa del Giro d'Italia 2013, la prima con arrivo in salita sull'Altopiano del Montasio dopo 167 chilometri dalla partenza di Pordenone. Vincenzo Nibali, giunto terzo, mantiene la maglia rosa guadagnando terreno su Bradley Wiggins che nel finale perde diversi secondi dal siciliano dell'Astana.
Dopo una trentina di chilometri dal via provano la fuga 13 corridori. La tappa entra però nel vivo soltanto sulla prima salita di giornata, il Passo Canon di Lanza, Gran Premio della Mntagna di prima categoria. Del gruppetto di fuggitivi restano al comando il colombiano Jackson Rodriguez e il belga Serge Pauwels con un vantaggio di circa 2'30 sul gruppo maglia rosa. Nella fuga iniziale c'era anche Franco Pellizzotti caduto, però, in discesa e raggiunto dal gruppo. Il Passo Cason di Lanza costa, invece, caro a Ryder Hesjedal che perde terreno dai migliori prima di staccarsi definitivamente. A 20 dal traguardo inizia la salita del Montasio con il team Sky per Bradley Wiggins e l'Astana per la maglia rosa Vincenzo Nibali a tirare. I due fuggitivi vengono subito ripresi e nel gruppetto maglia rosa restano solo i migliori.
A meno 8 dall'arrivo arriva lo scatto di Rigoberto Uran Uran che guadagna subito diversi secondi con l'Astana che non riesce a ricucire il distacco. Sul tratto più duro, con pendenze che raggiungono il 20%, Bradley Wiggins e Michele Scarponi perdono terreno dal gruppo maglia rosa. Pozzovivo si lancia alla caccia di Uran ma viene subito ripreso da Nibali ed Evans. Il colombiano della Sky può quindi festeggiare tutto solo sotto il traguardo del Montasio con 20" secondi sull'altro colombiano Betancur e 31" su un ottimo Vincenzo Nibali che mantiene saldamente la maglia rosa. Wiggins chiude a 1'08" da Uran perdendo ulteriormente terreno dallo 'Squalo dello stretto' che porta a casa 12 secondi di abbuono in virtù del suo terzo posto.
L'11esima tappa andrà in scena domani sui 182 chilometri da Tarvisio a Vajont. La salita finale ha una pendenza media del 6%: la corsa si presta a possibili fughe da lontano.