Giro d'Italia 2014: guarda lo speciale di Datasport
Giro d'Italia 2014: guarda la classifica generale
E' un trionfo incredibile quello di
Fabio Aru che vince in solitaria la 15esima tappa del
Giro d'Italia 2014 da
Valdengo a
Plan di
Montecampione, salita resa storica da Pantani nel 1998. Il sardo dell'Astana compie un'impresa staccando tutti i migliori che arrivano alla spicciolata. Secondo
Duarte, terzo Nairo
Quintana. A 42 secondi arriva Rigoberto
Uran che mantiene la maglia rosa davanti a
Evans e
Majka. Quarto lo stesso
Aru.
Come in occasione delle ultime tappe, dopo pochi chilometri dal via ecco partire la fuga di giornata composta da 12 corridori che arrivano a guadagnare oltre 7 minuti di vantaggio. Tra questi anche gli italiani
Cunego, Paolini, Felline e Ratto. Il gruppo maglia rosa però si mantiene a distanza di sicurezza e comincia la salita di Montecampione, Gpm di prima categoria di 20 chilometri con pendenza media del 7,6%, con 2 minuti di svantaggio. L'ascesa è un omaggio a Marco Pantani che nel 1998 trionfò su Pavel Tonkov.
Dal plotone dei migliori si susseguono gli scatti ma ai meno 8 si spegne la fuga e assieme alla maglia rosa Uran restano una ventina di corridori. Quando la strada torna a salire con pendenze importanti, crolla Ivan
Basso che perde terreno dai migliori. Ai meno 5 grande azione di Fabio
Aru che si porta dietro la maglia rosa di
Uran e
Quintana agganciando al comando
Rolland e Fabio
Duarte. Il ciclista sardo della
Astana rilancia la sua azione restando da solo in testa. Aru è incontenibile e conquista la prima vittoria tra i professionisti con 22 secondi di vantaggio sul terzetto composto da
Duarte,
Quintana e
Rolland. Staccato di 42 secondi ecco Rigoberto Uran che mantiene la maglia rosa pur soffrendo con 1'03" su Evans, 1'50" su Majka e 2'24” su Aru, quarto.
Domani il
Giro rispetterà una giornata di riposo. Martedì la 16esima tappa da
Ponte di Legno alla
Val Martello di 139 chilometri con due
Gpm di prima categoria e lo
Stelvio, cima
Coppi della corsa rosa.