Sospiro di sollievo per Giuseppe Rossi. L'ex attaccante del Genoa era risultato positivo ai controlli antidoping dopo la sfida tra il Grifone e il Benevento del 12 maggio scorso per la presenza nel suo corpo di dorzolamide. La Procura di Nado Italia chiedeva la squalifica di un anno per l'ex attaccante della Nazionale, attualmente svincolato. La Sezione del Tribunale nazionale antidoping presieduta da Adele Rando, però, ha inflitto soltanto una nota di biasimo. Dopo l'udienza, durata circa un'ora, l'avvocato del giocatore Sergio Puglisi Maraja ha comunicato la sentenza del Tribunale.
"Non c'è il rischio di sospensione o squalifica - dice il legale del giocatore - la colpevolezza è confermata, ma è stata inflitta solo una nota di biasimo dovuta alla mancata intenzionalità di utilizzo del prodotto dopante, e in quantità ridotte e ai limiti della misurabilità. Si tratta di una colpa minima, per cui il Tribunale ha agito con equità e giustizia. Si tratta di un caso di contaminazione involontaria, tanto che i controlli delle settimane precedenti Benevento-Genoa erano risultati negativi. La sostanza, di per sé, non è dopante né mascherante nella quantità riscontrata. Lui non è ancora consapevole di come può aver assunto il prodotto, non siamo riusciti a spiegarci il perché della contaminazione, abbiamo ricevuto tanti attestati di stima e siamo stati contattati da persone che possono aiutarci a capire cos'è successo".