L'Europa vede avvicinarsi la terza Ryder Cup di fila, il prestigioso torneo di golf che mette di fronte i migliori interpreti del vecchio continente e degli Stati Uniti. Al termine della seconda giornata sui green di Gleneagles, in Scozia, la selezione del capitano Paul McGinley può contare su un vantaggio di 10-6 contro gli uomini di Tom Watson, che dopo le prove del mattino si erano però avvicinati fino al 6,5-5,5. Nella terza e ultima giornata ci saranno i 12 incontri singoli.
Dopo la prima giornata l'Europa conduceva 5-3 e infatti gli Stati Uniti sono partiti con grande carica il sabato per rimontare. Watson a sorpresa ha deciso di lasciare fuori Phil Mickelson e Keegan Bradley incassando parecchie critiche anche se al termine dei fourball del mattino gli Usa erano riusciti ad avvicinarsi sul 6,5-5,5 grazie ai successi delle coppie Furyk-Mahan e Reed-Spieth (l'Europa ha vinto il primo con Rose-Stenson mentre il quarto incontro è finito in parità tra Walker-Fowler e McIlroy-Poulter). Nei foursome del pomeriggio però l'Europa ha allungato nuovamente con tre successi, firmati Donaldson-Westwood, Dubuisson-McDowell e McIlroy-Garcia, mentre Kaymer e Rose sono stati fermati sul pari dai giovani talenti Spieth e Reed, i giovani talenti che stanno salvando la faccia degli Stati Uniti.
A questo punto la situazione è la medesima che si era verificata nel 2012 al Medinah Country Club di Chicago, nell'Illinois, dove però erano avanti gli Usa con lo stesso punteggio, ma persero per 14,5-13,5 subendo una clamorosa rimonta. McGinley e tutto il team europeo fanno gli scongiuri: in caso di parità il trofeo resta all'Europa, detentrice.