Un GP pazzo, durato quasi tre ore, con quattro partenze e tre bandiere rosse, Safety Car. Un fatto raro, eccezionale. La certezza invece in tutto questo caos è il vincitore : Max Verstappen.
Partito dalla pole position, in partenza si è fatto sorprendere dal giovane Russell e da un regale Hamilton. Sono chiamate le frecce d’argento, ma in avvio le Mercedes sembrano essere ritornate d’oro. Chi invece sta attraversando un periodo nero è il ferrarista Leclerc uscito dopo poche curve, fatale un contatto con Stroll. Secondo ritiro dopo tre gare. Il circuito di Melbourne non ammette errori. Basta un attimo di distrazione e il muretto non perdona. Safety Car e prima bandiera rossa viene sventolata per l’uscita di Albon Williams che rimbalza in pista. Russell che era rientrato ai box per il cambio gomme si ritrova così scavalcato dal proprio compagno. Max Verstappen lo sappiamo, non sopporta di vedere qualcuno davanti a lui, soprattutto se dispone di una Red Bull superiore. Alla ripartenza, alla prima occassione svernicia la Mercedes, dimostranto per l’ennesima volta la propria superiorità. Da quel momento la sua vittoria non è più in discussione, si lotta per il podio. Dopo una grande rimonta l’avrebbe conquistato il ferrarista Sainz. Ma andiamo con ordine, perchè le polemiche in questo Gp non sono mancate. Lo spagnolo ha dimostrato che la Ferrari può essere competiva. Ma la fortuna non è dalla sua parte. A 2 giri dalla fine un altra bandiera rossa ha bloccato la gara. In questo caso è stato Magnussen finire a muro. La gara si è decisa in questa specie di mini gara, con le macchine posizionate di nuovo in griglia.E qui è successo di tutto,sorpassi, scontri, caos, quello che piace, lo spettacolo che manca quasi sempre nelle corse.
Sainz ha duellato, ha preso e sorpassato Alonso. Nel contatto il caos più assoluto: le due Alpine si sono scontrate e la giuria ha deciso per la bandiera rossa. Per la sicurezza dei piloti la decisone è giustistissima, semmai sono le decisoni che fanno discutere. Perchè di fatto il sorpasso di Sainz è risultato nullo, ma alla fine lo hanno punito di 5”, fatali per scendere alla 12ª posizione. Una decisione severa per un contatto che fa parte delle gare di F1. In conclusione il podio è composto da Verstappen,Hamilton, Alonso. Dopo grandi rimonte Stroll finisce 4° e Perez che è partito dal fondo arriva 5°. Le McLaren finiscono entrambe a punti, come il cinese Zhou dell’Alfa Romeo.
A cura di Marco Foianesi