"Il mio addio ai bianconeri? Avrei voluto fare di più ma sono andato via perché non hanno capito la mia voglia di salire di livello". Cosa ha voluto dire Dani Alves? Queste sono le brevi battute rilasciate ai giornalisti al termine del Gran Galà del Calcio in cui è stato inserito come terzino nella Formazione Ideale 2017 schierata con il 4-3-3. Torna a parlare del suo addio alla Juventus, in una dichiarazione che solleva diverse domande e perplessità.
"Non ero felice come sono sempre. Ora invece sono felice al Psg perché in tutta la mia vita mi hanno insegnato che nel calcio si deve fare il meglio possibile e lì sono libero di farlo e mi fa felice". Nulla togliere agli altri campionati, ma il calcio italiano ha sempre premiato la squadra e i cosidetti top player contemporanei, faticano ad adattarsi. Cosa abbia voluto dire con "salire di livello" non è chiaro. PSG e Juventus giocano in due competizioni qualitativamente differenti, dove anche la più piccola può rifilare sorprese, perchè hanno un impostazione tattica matura ed educata. Dani Alves e il PSG dovebbero saperlo visto che il Montepellier in Francia assomiglia molto ad una squadra di Serie A per l'approccio tattico, infatti i parigini non andarono oltre lo 0-0. Non sapremo mai cosa è realmete acccaduto tra la sqaudra bianconera e Dani Alves.
La breve intervista prosegue con l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali: "Mi aspetto che il calcio italiano in generale cambi. Per la nazionale ad esempio il problema non è l'allenatore ma più generale, perché si è abbassato il livello. Dovrebbero prendere tutti esempio dal Napoli: mi piace tantissimo e questa visione che ha la squadra di Sarri è utile per far migliorare il calcio. C'è bisogno di più divertimento, come nel calcio moderno"