Grande boxe il 15 marzo a Milano con tre ricolori.

Pubblicato il 28 gennaio 2025 alle 18:30
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Grande boxe il 15 marzo a Milano con tre ricolori.

Metonyekpon vince il silver EBU. Beterbiev-Bivol: la rivincita. Daniele Scardina ha presentato il suo libro “King Toretto”.


di Giuliano Orlando

 

Sta definendosi la riunione del 15 marzo all’Allianz di Milano, allestita dalla TAF di Edoardo Germani, che si preannuncia molto stuzzicante. Tre campionati italiani, il secondo match di Lenzi, la realtà in prospettiva dei massimi italiani, i due fratelli Lizzi e l’imbattuto mediomassimo egiziano Mohamed El Maghraby. Tutte sfide interessanti. I tricolori riguardano il fiorentino Paolo Bologna (11-0-1), 28 anni, pro dal 2020, allievo della Boxe Padariso di Lastra a Signa, che lo scorso dicembre a Ferrara ha conquistato il titolo italiano dei super welter battendo ai punti l’Italo-argentino Federico Schinina (11-4), dopo una battaglia emozionante, con scambi all’americana, ovvero senza soste. Bologna affronterà nella prima difesa il romano Damiano Falcinelli (16-2), 31 anni, pro dal 2014. Nel recente passato la sua boxe ordinata ed elegante lasciava prevedere un futuro di vertice. Poi, le sconfitte in Germania contro Nel Haro Matevosyan nel 2021 e l’ex campione mondiale Jack Culcay nel 2022, annullavano i sogni di gloria. Il rientro a Roma il 13 dicembre scorso contro il croato Luka Leskovic (6-59-2) pur positivo lasciava qualche interrogativo. Che dovrà cancellare contro Bologna, compiendo un capolavoro tattico e agonistico. Impresa difficilissima, conoscendo il temperamento del fiorentino, che imporrà la battaglia fin dal primo istante. Il milanese Francesco Paparo (9-1-1), allievo del maestro Francis, metterà in palio il titolo italiano dei super piuma contro Nicola Henchiri (11-7-2), 34 anni, ex detentore del silver title EBU, battuto di stretta misura nel 2021 in Belgio da Faroukh Kourbanov per l’europeo. Paparo è alla prima difesa della cintura tricolore vinta lo scorso novembre, sempre a Milano, battendo per kot alla seconda ripresa Mohamed Diallo. Il clou è affidato al gigante nato in Congo, diventato italiano recentemente, Jonathan Kogasso (14), 28 anni, cresciuto all’ombra del maestro Vincenzo Gigliotti, residente a Pavia, difendere la cintura tricolore dall’assalto di Morike Oulare (7), 26 anni, nativo della Guinea, residente a Bologna. Ha destato molta impressione lo scorso luglio sul ring di Sequals, quando dominò Roberto Lizzi, facendolo contare più volte. Quel successo ha permesso all’allievo del maestro Paolo Pesci, bandiera della Boxe Due Torri, di ottenere il ruolo di sfidante al tricolore massimi leggeri. Di certo una sfida da scintille, tra due atleti molto spettacolari. Il mediomassimo egiziano Mohamed El Maghraby (10), residente a Bollate dove ha un largo seguito di tifosi, trova Steven Leonetti Dredhaj (11-3-1), avversario di tutto rispetto. Spazio ai fratelli Lizzi, che assicurano spettacolo. Nei massimi leggeri Roberto Lizzi (7-2) affronta il romeno Ovidio Enache (11-13), mentre Vincenzo Lizzi (1), un passato da dilettante di tutto rispetto, con titoli nazionali giovanili e assoluti, podi internazionali e altro, incrocia i guantoni con Inoussa Nonkane (3-1) del Burkina Faso residente a Parma.  Il ritorno sul ring di Diego Lenzi (1), 23 anni, dopo la vittoria lampo sul serbo Georgija Stanisavljev, spedito al tappeto in meno di un minuto. Stavolta la scelta di Germani è sicuramente più indovinata. Avversario del bolognese, che nel frattempo ha risposto alla chiamata del nuovo tecnico della nazionale, Giovanni De Carolis, allenandosi con i dilettanti, è Andrea Pesce (10-27-4), un romano di 39 anni, pro dal 2012, giramondo, residente a Tallin in Estonia, salito con gli anni di categoria, se pensiamo che è partito, affrontato i vari Moncelli, Nespro e Marongiu, ovvero superwelter e medi. Non è un vincente, ma un pugile furbo, rotto a tutte le malizie e quindi non facile da abbattere. Nel 2024 ha disputato sei incontri, tre volte in Italia, sconfitto da Bevilacqua e Carlesimo, battendo Di Bella, in Austria, Ungheria e Inghilterra. Per Lenzi sicuramente un test utile.                                                                                                                                                     

Al Palabaldinelli di Osimo nell’anconetano, davanti ad un buon pubblico, Charlemagne Metonyekpon (16-1), 29 anni, pro dal 2019, ha conquistato la cintura Silver EBU superleggeri, al termine di 12 round molto equilibrati, strappandola al mancino francese Mohamed Kani (23-5), 34 anni, che la deteneva dall’8 giugno scorso, grazie alla vittoria prima del limite sull’abruzzese Stefano Ramundo (15-2) a Montpellier, fermato al sesto round. Non è stato un match spettacolare, colpa e merito del transalpino, che sfruttava il maggiore allungo per colpire e legare. Tattica che Charley ha tentato di annullare, colpendo prima di entrare in clinch. Dodici round in fotocopia o quasi. Due giudici hanno premiato il pugile di casa, cui va il merito di aver cercato la battaglia, per dare vivacità alla sfida. Il terzo preferiva Kani. vecchia volpe, che dopo un paio di colpi, bloccava lo sfidante abbracciandolo. Verdetto di misura ma giusto. Per i maestri Andrea Gabbanelli e Daniele Marra, una bella soddisfazione, che li ripaga della sconfitta contro il francese Walid Ouizza (19-2) a Charleville-Mézières, un anno fa, verdetto a maggioranza, decisamente casalingo in palio sempre l’EBU Silver. Il piuma locale Mattia Occhinero (12-2-1), 28 anni, attivo dal 2019, dopo la conquista del titolo del Mediterraneo WBC supergallo, ha superato l’esperto colombiano Omar Cuello (9-20-1), 26 anni, pro dal 2017, alla prima trasferta in Italia, dimostratosi rivale dignitoso. Per l’A&B Events di Alessandra Branco in questa occasione con collaborazione del Boxing Club Castelfidardo, una serata positiva. Che proseguirà il 28 marzo a Roma, allestendo la prima difesa della cintura mediterraneo WBC in possesso del triestino Luca Chiancone (10-1-2), ex campione italiano medi, contro l’esperto francese Ismael Seck (13-8-2), 35 anni, pro dal 2018, battuto ai punti da Etinosa Oliha (21) il 6 aprile scorso in Germania per l’Intercontinentale IBF.  Altro impegno per l’A&B Events, sempre nella zona romana, il ritorno sul ring di Michael Magnesi (24-2), 30 anni, pro dal 2015. Dopo il collaudo positivo a Tolfa lo scorso ottobre, contro il tenace Kevin Trana (15-22-3), 30 anni, attivo dal 2018, residente in Spagna, nato in Nicaragua, che ha retto ai punti sugli otto round, il prossimo match è decisamente più impegnativo. Si tratta del francese Khalil El Hadri (20-2), 29 anni, pro dal 2018, che mette in palio la cintura Silver WBC superpiuma, conquistata il 21 dicembre scorso a spese di William Vargas (9-5), 25 anni, pro dal 2017, nicaraguense residente a Panama alla prima trasferta. Magnesi tenta di tornare a detenere una cintura importante. Dopo aver perduto quella Silver WBC il 22 marzo 2024 a Colleferro, contro il mancino giapponese Masanori Rikiishi (15-1), fermato a 26” dal dodicesimo round, in netto vantaggio per i tre giudici. Una maledetta sfortuna. Con modestia e tenacia, intende risalire in alto. Il primo scalino contro El Hadri, rivale difficile ma non insuperabile.

Lo scorso 25 gennaio, la OPI Since 82 ha allestito a Villamassargia nel Sud Sardegna (provincia di Carbonia-Iglesias), imperniata sulla sfida tra il locale Nicola Mancosu (12-5), 30 anni, pro dal 2018 e il colombiano Sergio Villa (8-2) 29 anni, pro dal 2021, una sola sconfitta, subita lo scorso aprile a Bogotà, contro Ronald Ramos (43-25-4). In palio la cintura continentale IBO gallo. Sulla carta un confronto equilibrato. Sul ring una faccenda sbrigata in meno di due minuti. L’ospite ha fatto subito da ascensore, contato una prima volta, torna a tappeto pochi secondi dopo e il match si conclude con la vittoria per KO di Mancosu. Un avversario così scarso non era immaginabile. Per chi non conosce il percorso del sardo, lo ripetiamo volentieri. Dopo aver perso i primi cinque incontri disputati in Albania e Belgio, oltre a due in Italia, nel 2019 si fermava, riprendendo nel 2022 con ben altro rendimento. Questa è la 12°  vittoria a fila. Il romeno residente in Sardegna Claudiu Lacatus (7-1), 37 anni, pro dal 2022, batte il croato Luka Leskovic (6-60-2), 32 anni, pro dal 2014, che ha festeggiato la 60° sconfitta. Per l’inezia di 283 euro, la Opi Since 82 ha perso l’asta per organizzare la difesa dell’europeo minimosca in possesso della romana Silvia Bignami (6), 30 anni, contro la sfidante francese Selma Renier (7), 21 anni, entrambe pro dal 2023. Offrendo 12.000 euro, l’ha spuntata la Esprit Boxe 34, che allestirà la sfida il 4 aprile ad Agde. La Bignami, tricolore dilettanti 2022 nei 52 kg, ha conquistato l’europeo il 17 maggio a Roma superando Giorgia Scolastri.                                                                                                                                                                   

Il 15 febbraio sarà la volta del tarantino con radici materne cubane Giovanni Rossetti (14-3), il medio allenato dal maestro Cataldo Quero, impegnato sul difficile ring di Ulm, cittadina tedesca sulle rive del Danubio, che ospiterà nella Arena Ratiopharm, una struttura che ospita varie discipline, una serata di boxe di alto livello. Promoter è l’ex campione del mondo Felix Sturm (44-6-3), che a 45 anni, pro dal 2001, a sua volta salirà sul ring, affrontando il non più verde connazionale Benjamin Blinder (14-1-2), 38 anni, pro dal 2016, alla sua portata. Per Giovanni Rossetti, già campione italiano medi e iridato youth da professionista, nonché due volte tricolore junior ed élite, il compito è decisamente più difficile, dovendo incrociare i guantoni con Bujar Tahiri (19) nato in Albania, ma adottato dal pubblico tedesco e quindi beniamino di casa. In effetti Tahiri è un ottimo pugile, abile e anche potente. Per Giovanni la prova del fuoco. Una sua vittoria sarebbe un piccolo miracolo. In palio l’Internazionale WBA.

 

Sabato primo febbraio a Las Vegas sfida rovente tra i mediomassimi imbattuti David Benavidez (29), 28 anni, pro dal 2013, nato in Arizona, un colosso di 1.88 dai pugni pesanti, come confermano i 24 KO e il cubano David Morrell (11), 27 anni, pro dal 2019, mondiale youth nel 2016, campione cubano assoluto, via da Cuba nel 2018, residente nel Minnesota, mancino dal gancio sinistro micidiale. Il confronto vale come eliminatoria per indicare lo sfidante ufficiale del vincitore dell’attesissima rivincita tra Artur Beterbiev (21) e Dmitry Bivol (23-1) il 22 febbraio a Ryad negli Emirati Arabi. Il 31 ottobre scorso sempre a Ryad, il ceceno Beterbiev, nato a Chasavjjort il 21 gennaio 1985, nazionalizzato canadese dal debutto al professionismo nel 2013 a 28 anni, inflisse la prima sconfitta con verdetto a maggioranza al fino ad allora imbattuto Bivol, nato nel Kyrgyzstan nel dicembre 1990, russo di nazionalità, anche se risiede a Indio in California dal 2017. Nonostante l’età, rappresentano il meglio in assoluto della categoria. In particolare Beterbiev, che ha compiuto 40 anni, capace di battere il rivale più quotato. La rivincita è attesissima e potrebbe anche risultare l’addio di Beterbiev, qualunque sia il risultato. Nel cartellone, l’emergente inglese Daniel Dubois (22-2), 27 anni, reduce dal trionfo a Wembley, lo scorso settembre contro il connazionale Anthony Joshua (28-4), 35 anni, ex pluricampione iridato, pro dal 2013, costretto a ben quattro conteggi prima della resa al quinto round, difende la cintura IBF contro Il neozelandese Joseph Parker (35-3), 33 anni, pro dal 2012. Avversario da non sottovalutare.

Daniele Scardina ha presentato il suo libro “King Toretto” edito dalla De Agostini, presso la libreria Mondadori che guarda piazza Duomo. Era la prima uscita di Daniele dopo il malore del 13 febbraio 2023, al termine di un allenamento. Ricoverato d’urgenza all’Humanitas di Rozzano e sottoposto a un delicato intervento al cervello. Dopo l’operazione Daniele entra in coma e ne esce solo tre mesi dopo, il 26 aprile. Da quel momento, inizia la battaglia più ardua della sua ancor giovane vita. Una sfida condotta assieme a mamma Mariella e al fratello Giovanni, che dura ancora, ma che inizia a vedere la luce di un completo ritorno alla normalità. Si è presentato al numeroso pubblico accorso, rispondendo alle domande di Azzurra Della Penna, che ha collaborato alla stesura del libro. Molto bello e umano. Che percorre il cammino di un ragazzo, esuberante, allergico alla scuola, che trova nella palestra Domino, del maestro Pino Caputo il modo di scaricare la rabbia e la forza di un giovane che cerca la sua strada. “Pino non è stato solo un insegnante, ma quel padre che mi è mancato”, ha detto nel corso della presentazione. Ripeto, un libro da leggere che fa riflettere, dove il mondo dei pugni è quasi secondario in rapporto all’evoluzione di Daniele come campione e uomo. Quando salva la vita alla moglie del fratello Giovanni e altre situazioni. Emblematica la risposta alla domanda provocatoria: Non sei arrabbiato per questo stop drammatico alla tua carriera? “Perché dovrei? E’ una prova da superare e la stiamo conducendo, assieme ai miei famigliari e ai sanitari che mi aiutano giorno per giorno a ritornare alla completa normalità”. Il prossimo traguardo? “Tornare a camminare e siamo sulla buona strada”. Aggiungo che mi ha piacevolmente colpito la lucidità e l’ironia mostrata nelle risposte. A conferma che l’intervento non ha creato problemi al cervello. Ero andato a trovarlo diverse volte e ho riscontrato un graduale ma continuo miglioramento. I medici avevano detto la verità. “Il nostro compito era quello di salvarlo ed evitare danni permanenti. Il recupero sarà lungo, perché il suo corpo è rimasto inattivo a livello muscolare mesi e mesi. Poi toccherà a lui, il resto”. E Daniele sta conducendo la battaglia come ha fatto sul ring. Con coraggio e determinazione, sicuro che lo rivedremo ancora vittorioso. Lo dico dopo averlo salutato mentre mi firmava il suo libro, aggiungendo. “Vedi che sto migliorando e non è da escludere che andremo a correre assieme, come anni fa”. Non ne ho il minimo dubbio. Grande Daniele.

Giuliano Orlando