Grande boxe sabato a Monza. Europeo di Lorusso e altre sfide da non perdere
di Giuliano Orlando
A distanza di sette mesi, torna a Monza la grande boxe con lo stesso protagonista di quel 14 ottobre scorso, quando Alessio Lorusso (21-4-2) mise KO all’ultimo round lo spagnolo Sebastian Perez (13-3-1), fino a quel momento dominato, che incredibilmente due giudici davano in vantaggio. La giuria era formata dal belga Daniele Van De Wile veterano da pensionare, dal lettone Vladislav Kadikis e dal francese Cristophe Fernandez, uno peggio dell’altro. Per non parlare dell’arbitro svizzero Fabis Guggeheim, che invece di fermare il match dopo il primo conteggio, ha permesso il proseguimento facendo subire all’ispano una punizione inutile. Perez dopo quella sconfitta non è più salito sul ring. E questo la dice lunga sull’incapacità di troppi arbitri a capire la situazione. Per incapacità o peggio. D’altronde l’EBU sarebbe tutta da rifondare, ma essendo ente autonomo, è diventata una specie di ossario. Nell’occasione, il KO salvò la situazione, che avrebbe potuto prendere una brutta piega, con i tifosi del nuovo campione, sconcertati dall’eventuale e ingiusta sconfitta, e la loro reazione poteva diventare pericolosa. Per fortuna, la conclusione del tatuatissimo milanese, riportava in Italia l’europeo gallo che mancava da 15 anni, ovvero dal 2007. L’ultimo fu il sardo Simone Maludrottu (30-3), di Olbia, detto Boom-Boom per la potenza dei pugni, che l’aveva conquistata nel settembre del 2004, scalzando il francese Frederic Patrac (26-8-1) e difesa ben otto volte. Lasciava la cintura per tentare il mondiale gallo WBC in Giappone, contro Hozumi Hasegawa. A dispetto di due giudici inetti, Alessio Lorusso conquistava la cintura continentale con pieno merito.
Ancora la Promo Sport di Mario Loreni, organizza la prima difesa sullo stesso ring e spera che i giudici siano decisamente più equi. Una serata imperniata sull’europeo e completata da un programma ricco di altre sfide interessanti. In precedenza, nel pomeriggio, a cura della Boxe Bollate, si disputano le semifinali delle gloriose Cinture Lombarde, che il presidente regionale Massimo Bugada ha riportato in auge, dando una ulteriore spinta al movimento pugilistico lombardo in costante crescita sia di iscritti che di attività. Come è stato dimostrato anche agli assoluti scorsi, dove ben quattro lombardi sono arrivati in finale e alcuni entrati nel giro della nazionale. I vincitori delle sfide di Monza, disputeranno le finali il 27 prossimo a Melegnano, nella storica piazza del Castello, la cui prima edificazione risale al 1243, nata come struttura difensiva dall’assalto dei Barbarossa. Rinforzata dai Visconti e successivamente venduta nel 1500 ai Medici di Marignano che ne restarono proprietari fino al 1981 quando vendettero il castello alla Provincia di Milano lasciandone alcune sale in uso all'amministrazione di Melegnano che allestì una biblioteca pubblica. Nel 1998 venne avviato il restauro degli esterni del castello, passando poi alle sale interne che riportano affreschi della metà del XVI secolo. Nel 2001 il complesso è stato riaperto ai visitatori, inaugurando la "Civica raccolta don Cesare Amelli", parroco e storico locale. Stavolta sarà testimone di una serata imperniata sulla noble art.
Torno alla riunione di Monza di domani sabato. Lorusso affronta uno sfidante inglese anche se nato in Camerun. Si tratta di Thomas Essomble (11-8-1), 35 anni, residente a Londra, professionista dal 2009, pugile di provata esperienza da non sottovalutare, anche se il record potrebbe dire il contrario. Ad esclusione del debutto avvenuto in Francia, il resto della carriera l’ha svolta sempre sui ring di casa. L’ultimo incontro data all’11 novembre 2022 a Sheffield contro il quotato Marcel Braithwaite (14-3), semifinale per il titolo britannico. Il verdetto assegnato a Marcel per split decision, ha scatenato non poche polemiche a dimostrazione che il “cioccolatino” d’oltre Manica è da prendere con le molle. Lorusso sul piano tecnico è superiore ma a volte si distrae e rischia inutilmente. Contro Essomba deve mantenere la concentrazione senza soluzione di continuità. Per proseguire nella striscia vincente iniziata nel 2019, dopo l’anno nero precedente nel quale sopportò ben quattro sconfitte, le uniche in carriera. Il 25 aprile 2019, diede il via ai successi che al momento ammontano a 15, lungo le quali ha conquistato il titolo italiano (2019), quello dell’UE (2021), fino all’europeo assoluto lo scorso 14 ottobre. La serata mette in cartellone altri sei incontri di indubbio interesse. Il giovane milanese Christian Chessa (2), 19 anni, dall’ottimo passato dilettantistico con presenze agli europei youth, peso gallo esplosivo, al terzo impegno da pro, trova Aziz El Ghouiyal (0-8), marocchino residente a Brescia, cliente scomodo, longilineo dalle lunghe braccia e molto mobile, portato alla rissa. Compito di Chessa, saperlo fermare anticipandolo. Morgan Moricca (1) superwelter di 28 anni, dopo il positivo debutto a Milano dello scorso marzo è chiamato a fare ulteriore esperienza contro il piemontese Marco Delmestro (1-35), collaudatore dignitoso. Il gigante Alessio Spahiu (3), bresciano di Gardone, genitori albanesi residenti in Italia, dopo una fruttifera attività dilettantistica, culminata col tricolore assoluto nel 2014 a Gallipoli e l’argento l’anno dopo, diverse presenze alle World Series, si prende una lunga pausa di riflessione, decidendo il passaggio al professionismo nel 2021 sulla soglia dei 30 anni. Finora ha disputato tre match tutti vinti per KO. Il quarto avversario Enea Keci (1-4) alla sua portata è quasi un connazionale, 27 anni, nato in Albania, residente nel Veneto ha dimostrato spirito combattivo e resistenza. Vedremo se saprà resistere agli assalti di Spahiu pugile portato all’assalto alla ricerca del KO. Altro elemento da seguire il leggero Francesco Paparo (3-0-1), 21 anni, prodotto della Francis Boxe, ottima base tecnica, trova un rivale a sua volta imbattuto come Pietro Caputo (2), 27 anni, pugliese dai buoni trascorsi in maglietta, bronzo ai campionati 2019, pro dal 2022, sale al Nord dopo due vittorie in casa. Una bella sfida sulla carta equilibrata. Non meno avvincente si presenta la battaglia tra i due giganti Jonathan Kogasso (7) 27 anni, cruiser congolese, prodotto dal maestro Gigliotti nel gym di Voghera e il veneto-moldovo Sergiu Sinigur (6-0-1) suo coetaneo, dal temperamento focoso. Il pugile allenato dal grande maestro Gino Freo, è reduce dalla violenta battaglia sostenuta il 31 marzo a Piove di Sacco contro il bosniaco Danijal Alagic (3-0-2) a sua volta un picchiatore, finita in parità, dopo sei round di fuoco. Alagic, un mese dopo quella battaglia è andato in Germania contro l’imbattuto locale Patrick Schaefer (8-1) spedendolo KO al secondo round. Sinigur anche contro Kogasso non verrà meno alla sua filosofia offensiva e sarà una sfida da scintille. Altro imbattuto, il supermedio Mohamed Elmaghraby (6) nato in Egitto, 27 anni, residente a Bollate da anni, pro dal 2021, intende mantenere il trend positivo, affrontando il romano Franco De Mita (4), che potrebbe non essere d’accordo, visto che si tratta di un avversario a sua volta imbattuto.
Giuliano Orlando