Grande boxe venerdì a Bologna con l’europeo Noutcho-Pavlovic

Pubblicato il 24 ottobre 2024 alle 13:10
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

 

Grande boxe venerdì a Bologna con l’europeo Noutcho-Pavlovic

sabato altri titoli a Palermo, Roma, Verona e Udine.






di Giuliano Orlando.

Da tempo il pugilato italiano non ospitava un fine settimana così denso di cinture. Venerdì a Bologna Pamela Noutcho Sawa (7) affronta la serba Nina Pavlovic (9-5-1) per il vacante europeo leggeri, sabato ben quattro riunioni titolate. A Palermo, Vincenzo La Femina contro Jordan Camacho per il vacante Silver EBU super gallo, a San Bonifacio (Verona) l’ex tricolore Luca Chiancone (9-1-2) affronta l’ispano Fernando Jaquero (9-1-1) in palio la cintura del Mediterraneo IBF, mentre Silvia Bortot (12-4-1) e Andrea Hilary Gomiero (6) di fronte per il tricolore superleggeri. A Tolfa circondario di Roma, rientra Michael Magnesi (23-2) e trova come test Kevin Trana (15-20-3) del Nicaragua. Infine a Udine, il supermedio Luca Di Loreto (7-3-1) difende il tricolore contro Simone Tralo (9-0-1). Entro nel dettaglio dei cinque appuntamenti iniziando da Bologna, dove Mario Loreni (Promo Boxe) ha fatto le cose in grande, con sei match di contorno riservati ai prospect del prossimo futuro.

 A causa delle difficoltà per il maltempo, la riunione in un primo tempo ospitata al PalaDozza, è stata sposta all’Unipol Arena di Casalecchio sul Reno, via Gino Cervi. La grande attesa è per l’ormai acquisita beniamina del pubblico felsineo, Pamela Noutcho, che ho visto all’opera la prima volta nel 2019 agli assoluti di Roma, battuta da Erica Montalbini all’esordio del torneo. Nell’occasione mostrava due prerogative, un temperamento da guerriera è un margine di miglioramento pazzesco. Oltre ad una gentilezza semplicemente assoluta. Nella prima intervista mi raccontò il suo iter iniziale: “Sono nata a Bafia in Camerun il 20 maggio 1992 e arrivata in Italia a otto anni con la mamma, per ricongiungermi con papà in procinto di laurearsi in ingegneria a Perugia, dove ho frequentato le scuole dell’obbligo e le superiori. Nel 2010 a 18 anni vado all’università di Bologna e nel 2014 mi laureo in Scienze infermieristiche. Per il mio temperamento battagliero mi chiamavano Tyson e la cosa non mi piaceva affatto.

Per questo odiavo il pugilato”.  Cosa è accaduto, visto questo pensiero? “Era la fine del 2018 e lavoravo già al Pronto soccorso dell’ospedale di Bologna. Sono entrata nella palestra La Bolognina con la curiosità di vedere questi brutti ceffi alla Tyson. A sorpresa scopro che era tutto il contrario a cominciare dal maestro Alessandro Danè, diventato il mio secondo papà. Da quel momento la boxe è stata la mia ragione di vita, uno sport che ti insegna a ragionare e riflettere, molto meglio dello psicologo. Unica a disperarsi mia mamma, convinta che la boxe oltre che a sfigurarmi, non mi avrebbe fatto trovare un marito e neppure i figli, per colpa dei pugni. Adesso è la mia fans, anche se trema quando combatto”. La ritrovo l’anno dopo ad Avellino, dove si prende la rivincita con la Montalbini e conquista il tricolore di fronte alla lombarda Monteverdi, allieva del maestro Passarenti della Ruan Boxe Milano.

A dicembre 2021 in quel di Montecatini, arriva in finale ma cede alla piemontese Cornio. Quando scende dal ring, mi incrocia e scuote la testa: “Col covid è stato un anno terribile. Sono venuta a questi assoluti perché volevo difendere il titolo, ma ero al 50% della condizione ad essere ottimista. Comunque ho deciso di passare pro. Ho 29 anni e non posso aspettare oltre. Il maestro è pienamente d’accordo”. Alessandro non solo è d’accordo ma è stato lui a proporglielo: “Pamela è adatta al professionismo avendo doti di resistenza incredibili. I tre round la limitano. La nuova avventura agirà da stimolo eccezionale. Vedrai che andrà molto avanti”. Parole profetiche, che l’hanno portata nel giro di due stagioni a conquistare il tricolore, il silver EBU ed ora a tentare con concrete possibilità l’europeo assoluto. Lungo questo percorso il miglioramento tecnico tattico è stato fantastico. Lo scorso aprile sempre a Bologna, per la cintura vacante silver EBU, contro la britannica Jordan Barker Porter (7-2), 30 anni di Newcastle, ottima contrista, sulla carta avversaria di tutto rispetto, nei fatti ha figurato da comparsa, travolta sul piano agonistico da una rivale che le toglieva il tempo e la misura, attaccando con un preciso piano tattico, ovvero movimento del tronco, colpi laterali girati e ficcanti, oltre ad una condizione atletica ottimale. Stavolta la posta in palio è decisamente più importante.

Diventare campionessa europea significa fare progetti fantastici. Ricordo che dopo il titolo ad Avellino mi confidò il sogno che teneva chiuso nel cassetto dei desideri: “Oggi potrebbe sembrare una follia, ma il mio traguardo è quello di andare a combattere a Las Vegas per il mondiale!”. Sono passati solo due anni e il sogno sembra avvicinarsi alla realtà con gli stivali delle sette leghe. L’ostacolo si chiama Nina Pavlovic (9-5-1), 26 anni, serba di Smederevo. Professionista dal 2018, guidata con troppa fretta in avvio. Dopo dieci incontri (7-3-1), a metà dicembre 2020 a Milano, sfida la poliziotta francese Maiva Hamadouche (22-2) per l’IBF superpiuma. Lotta impari chiusa all’8° round, evitando alla serba una punizione eccessiva. Ritorna nel 2022, prova a qualificarsi per i Giochi di Parigi, ma viene eliminata. Lo scorso aprile la mossa giusta in quel di Vienna, dove affronta la stagionata tedesca Nicole Wesner (18-2), pro dal 2012, molti titoli in bacheca ma anche 47 anni sulla schiena. Infatti lascia alla serba il mondiale WBF. Personalmente mi gioco un euro sulla vittoria della più simpatica cioccolatina italiana. Il contorno è all’insegna dei giovani, con l’eccezione del massimo Dmytro Tonyschev (2), 29 anni, nato in Ucraina, laureato a Padova, italiano di passaporto, campione italiano dilettanti e azzurro agli europei di Jerevan in Armenia, pro dallo scorso aprile, che trova il serbo Georgija Stanisavljev al debutto, quindi tutto da scoprire.

Il promettente ferrarese Antonio Licata (10), boxe molto tecnica e consistente, visto che ha vinto gli ultimi quattro match prima del limite, in corsa per il tricolore welter, all’esame del sardo Luigi Francesco Zito (3-3-4), 29 anni, collaudatore impegnativo. Secondo test pro per Biancamaria Tessari (1) europea youth e tricolore assoluta, destinata a diventare beniamina del pubblico per l’innata simpatia, che trova una vecchia conoscenza dei nostri ring, Dragana Golic (0-18) 35 anni, pro dal 2021, idonea per arricchire i palmares altrui. Il welter Kevin Mustafaj (6) di casa a Bologna, fatto crescere dal maestro Pesce, una storia emblematica per capire quanto la boxe sia maestra di vita, Progredisce con un nuovo maestro e l’esame contro Jovan Stojiljkovic (4-16-1), pro dal 2018, serbo di 31 anni, deve servire a crescere senza correre rischi, considerato che i quattro successi del rivale sono arrivati per KO. Il superwelter casertano Francesco Aiello (8), 25 anni, pro dal 2022 se la vedrà con una vecchia volpe come il serbo Sladjan Dragisic (5-46-3), 38 anni, pro dal 2016, che non conosce vittorie dal 2018, ma resta un duro a cedere e Francesco dovrà domarlo con giudizio. Il medio Cezar Iesena (5) 23 anni, pro dal 2023, nato in Moldovia, residente a Crema e licenza romena. Buon colpitore non dovrebbe avere troppi problemi con l’ennesimo serbo Nikola Vlajkov (13-16-1), collaudatore dignitoso. L’europeo leggeri verrà trasmesso in diretta su Rai Sport dalle 22,45.

La OPI 82 dei Cherchi, sabato prossimo sbarca al Teatro Massimo di Palermo, puntando su due sfide titolate. La prima riguarda il supergallo campano Vincenzo La Femina (14-1) opposto allo spagnolo Jordan Camacho (10) per il titolo vacante Silver EBU sui 12 round. Il vincitore diverrà lo sfidante all’europeo assoluto, titolo al momento detenuto dall’imbattuto inglese Dennis McCann (16) 23 anni, pro dal 2019, un predestinato, fin dall’attività giovanile. Il biondo mancino del Kent ha mire mondiali, quindi potrebbe lasciare vacante la cintura. I Cherchi hanno fiducia nel guerriero di Scafati ma non sarà impresa facile, battere il peruviano, naturalizzato ispano, 26 anni, pro dal 2021, alla prima trasferta fuori dalla Spagna. Recentemente Camacho ha conquistato il titolo spagnolo. Quello che preoccupa è il tipo di boxe, furbesca e al limite delle regole.  Molto dipenderà dalla conduzione arbitrale.  La Femina è molto generoso, la sua boxe punta tutto sull’attacco. Scelta che lo ha premiato in Belgio nel 2023 dove ha conquistato l’attuale Silver, male invece contro l’inglese Liam Davies (16) a Manchester nel novembre scorso, avversario superiore, oggi iridato IBO.

La sfida in diretta su DAZAN, (possibile acquistare l’abbonamento mensile tramite la Leone Sport con uno sconto fortissimo). Derby romano tra Armando Casamonica (13), pro dal 2020, 24 anni che difende il tricolore superleggeri contro Alessandro Fersula (10-6), cinque delle sei sconfitte all’estero, l’ultima contro l’ottimo Marco Filippi, altro romano. Per Fersula, pro dal 2018, 32 anni, un premio alla fedeltà. Gloria Peritore (4-0-1), 35 anni, un passato super nella kick, nativa di Licata, vuole sfondare anche nella boxe. Cristina Garrobo (6-1-1) arriva dalla Spagna, coetanea dell’italiana, decisa a portare a casa la vittoria. Altri tre confronti: Alex Inusa (2), 24 anni, superleggero di casa, si misura con Christian Danilo Gureb (9-12-), argentino di 45 anni, pro dal 2014, tesserato italiano. Francesco Coppola (1), 23 anni di Nocera Inferiore trova Samuele Giuliani (1), 20 anni di Pescia nei cruiser. Debutto per il locale Giuseppe Rubino, 27 anni, contro Giuseppe Fico (0-2) pugliese di Taranto, nei superwelter.                                                                                                                                                 

Nella stessa serata al Palasport di Tolfa, cittadina metropolitana di Roma, suonerà il gong per l’A6B Events-Team Magnesi di Alessandra Branco, col ritorno sul ring dell’ex-iridato Michael Magnesi (23-2), clou di una locandina che prevede altri match non meno interessanti. Magnesi rientra sette mesi dopo la sconfitta (KOT 11°) col giapponese Masanori Rikishi, eliminatoria WBC superpiuma, quando era in netto vantaggio. Avversario Kevin Trana (15-20-3), del Nicaragua, in Italia battuto da Alessio Lorusso e Cristian Zara. Nel programma altri cinque match. Mosca: Manuel Rizzieri (9-1) campione italiano, romanino di 23 anni, pro dal 2021, dovrà dare il meglio per superare Jeanfrau Medina (11-3) che arriva dal Venezuela, indicato come atleta molto potente, che tenterà di portarsi a casa l’Intercontinentale WBC. Lo stesso proposito di Rizzieri. Il supermedio toscano Giovanni Redi (2-1-1) trova il bosniaco Goran Kozul (2-3), diciotto anni, che dopo aver perduto i primi tre incontri, ha vinto i due successivi e spera di fare il tris a Tolfa.  

La giovane romana Noemi Traniello (2), 23 anni, incrocia la debuttante Sophie Varley, pesi mosca. Per il leggero Marco Tricarico (2-1), romano di 26 anni, al primo anno da pro, scelto il marocchino residente a Brescia, Aziz El Ghouiyal (1-25) un trampoliere dalla boxe sgorbutica, sempre a rischio squalifica. Una scelta infelice. Nei leggeri il romano Simone Spada debutta a 24 anni, dopo una carriera di vertice nei dilettanti. Nel 2019 a Roma, vinse il tricolore a 19 anni, nel 2022 ha vestito l’azzurro agli europei U22 a Porec in Croazia. Trova l’inglese di Birmingham, Jordan Ward, tutto da scoprire. Il medio Fabrizio Carbotti (6), 28 anni, pro dal 2021, gioca in casa contro il milanese Ivan Ettore Pari (1-6-1), 32 anni, pro 2021, pugile con la valigia in giro per l’Italia. Serata ripresa dall’emittente FPI e www.repubblica,it.

Al PalaFerroli di San Bonifacio (Verona), per la Italian Ringside promotion, l’ex campione italiano Luca Chiancone (9-1-2) affronta lo spagnolo Fernando Jaquero (9-1-1) per il titolo del mediterraneo IBF. Inserito nel ricco programma il tricolore al femminile nei welter tra due venete: Silvia Bortot (12-4-1), 39 anni, pro dal 2016, ex europea superleggeri e Andrea Hilary Gomiero (6) tricolore dilettanti 2022, dopo sei tentativi, bocciati da Canfora e Carini, tre volte ciascuna.  E’ la sfidante ufficiale della francese Priscilla Peterle (10) per l’europeo. Il massimo cubano residente a Bologna, Angel Morejon (5) 28 anni, pro dal 2023, opposto allo spagnolo Miguel Galvan (5) 44 anni. Da dilettante il cubano ha affrontato il bi-campione olimpico Julio Cesar La Cruz, Erislandy Savon, bronzo a Rio e Lenar Perez, finendo sempre battuto.

Il super welter marocchino di stanza in Veneto, Mohammed Graich (9-3), 29 anni, pro dal 2019, dopo il fallito tentativo tricolore lo scorso giugno ad Arenzano (Genova) con Federico Schininà, prova a risalire. Contro il kosovaro Venhar Haziri (6-7-3) non dovrebbe avere problemi. Il massimo napoletano Stefano Capone (4-5),34 anni, pro dal 2019, dovrebbe riportare il record in parità, tra vittorie e sconfitte a spese del bosniaco Armin Kozuca (0-4), messo KO lo scorso marzo a Viareggio dal promettente toscano Miguel Bachi (3) di 23 anni. Per la prima volta la veneta Sara Bellotti (7) 31 anni di Riva del Garda, combatte in Italia, pro dal 2018, ha svolto attività principalmente in Austria, con due comode trasferte (S. Domingo e USA) contro facili rivali. Anche a San Bonifacio l’avversaria, la lombarda Sara Sale (0-4) sembra pronta per la quinta sconfitta, tutte subite quest’anno. Debutta il medio Gianni Doria Yao di 24 anni. L’avversario è il piemontese Marco Delmestro (1-44) il cui record dice tutto. Quello che indigna è la disponibilità della Commissione che gli permette a 45 anni, di continuare e combattere.                                                                                                                                  

 Infine, sempre il 26 ottobre, luci sul ring al PalaSport M.Benedetti di Udine, dove si disputerà il tricolore supermedi tra il marchigiano Luca Di Loreto (7-3-1), 26 anni, che difende la cintura contro Simone Tralo (9-0-1), 29 anni di Monfalcone, pro dal 2019, che ha costruito il suo record combattendo sempre all’ombra di casa. Tutto il contrario del pugile di San Benedetto del Tronto, allievo della Ruffini Team Monteprandone del maestro Roberto Ruffini. Tra un match è l’altro ha trovato pure il tempo di laurearsi con 110 e lode in Scienze motorie all’Università Statale di Milano. Due delle tre sconfitte le ha subite in Svizzera e Danimarca. La terza nel 2022 a Genova da Ervis Lala (9-1-1), albanese di stanza a Genova, che ha ritrovato due anni dopo, sempre a Genova prendendosi una netta rivincita con gli interessi, visto che la sfida valeva la cintura tricolore. A Udine la prima difesa, non facile ma neppure impossibile.                                                                                                                  

Giuliano Orlando