Giovedì prenderà il via la Nations League 2018-19, nuova competizione continentale voluta fortemente da Gianni Infantino e appoggiata anche dal nuovo presidente Aleksandar Ceferin, che ne ha accelerato e promosso lo sviluppo. Ma che cos'è la Nations League? Qual è la formula della neonata competizione UEFA? E quando si giocherà la competizione? Scopritelo con noi.
Lo scopo della Nations League è uno, e si chiama democrazia. L'intenzione di Infantino era chiara: consentire anche alle nazionali minori di potersi mettersi in mostra e, in caso di crescite repentine, arrivare a giocare contro le maggiori nazionali in un torneo ufficiale e non solo nelle amichevoli. La Nations League, nei limiti del possibile, andrà proprio a sostituire le amichevoli, che vengono di fatto cancellate dal calendario, dato che la competizione sarà a cadenza biennale. E inoltre, si va a creare una sorta di classificazione delle nazionali: le 55 nazionali affiliate all'UEFA vengono suddivise in quattro divisioni. Le 12 migliori del ranking compongono la Divisione A, quella d'elite, le 12 che seguono si insediano nella Divisione B, le 15 seguenti la Divisione C e le ultime 16 del ranking UEFA per nazioni si inseriscono nella Divisione D, l'ultima del lotto.
Il torneo verrà regolato da un sistema di promozioni e retrocessioni: le prime di ogni gruppo saliranno nella divisione superiore, le ultime retrocederanno in quella inferiore. I gruppi saranno 4 per ogni divisione, con tre squadre a girone per Divisione A e B, quattro per gruppo nella Divisione D e un sistema ibrido (un girone da tre nazioni), tre da quattro) nella Divisione C. Ovviamente, non si potrà retrocedere dalla Divisione D, mentre le retrocessioni saranno gestite in maniera differente nella particolare Divisione C: scenderanno le ultime dei gironi da quattro (tre nazioni) e la peggior terza. Chi si aggiudicherà il trofeo della Nations League? Le quattro vincenti dei gruppi della Divisione A andranno a giocare una Final Four con semifinali e finali in gara secca, in un paese da definire e nel luglio del 2019: potrebbe essere l'Italia a ospitarle nella prima edizione, si sta discutendo in tal senso.
La fase a gironi della Nations League inizierà giovedì 6 settembre: la prima finestra di gare sarà dal 6 all'8, la seconda dal 9 all'11 dello stesso mese. Le squadre si affrontano in gare andata e ritorno e nel classico girone, dunque ci saranno sei finestre in cui si giocherà, e una squadra riposerà nelle divisioni con gironi da tre nazioni. Il torneo proseguirà poi a ottobre (11-13/10 e 14-16/10) e novembre (15-17/11 e 18-20/11). La Final Four sarà invece nel giugno 2019: semifinali il 5-6 giugno, finali (c'è anche la finale 3°-4° posto) il 9 giugno.
La Nations League non assegnerà solo un trofeo tutto nuovo e da scoprire, ma sarà anche una porta verso gli Europei 2020. Le qualificazioni europee inizieranno nel marzo 2019 e si concluderanno nel novembre dello stesso anno, e saranno particolari per le formazioni che andranno a vincere i quattro gruppi della Divisione A e si giocheranno la Final Four: queste squadre verranno inserite nei gironi da cinque nazionali, e salteranno dunque la finestra di gare prevista per giugno, che sarà parallela alla fase finale della Nations League.
Dalle qualificazioni ''consuete'' arriveranno però solo 20 delle 24 nazionali che andranno a comporre il primo Europeo itinerante della storia. Le restanti quattro verranno definite proprio dalla Nations League, che qualificherà a Euro2020 una formazione per ognuna delle divisioni. Il sistema è stato spiegato varie volte, ed è molto intuitivo: le vincitrici dei gironi di ogni divisione si affronteranno nel marzo 2020 in una Final four con semifinali e finalissima. Dalla finale arriverà la qualificata a Euro2020: avremo, lo ribadiamo, una Final Four tra le vincenti dei gironi per ogni divisione, e una qualificata per ogni divisione, dando così la possibilità alla Divisione D di avere una rappresentante che potrà mettersi in mostra negli Europei. Ma cosa succederà se le vincitrici dei gironi si saranno già qualificate direttamente a Euro2020? La squadra già qualificata verrà sostituita dalla ''non qualificata'' della sua divisione col miglior ranking UEFA, fino all'esaurimento dei posti disponibili. Insomma, ci attende un torneo avvincente, che non sarà solo una semplice passerella per riempire i due anni che intercorrono dai Mondiali agli Europei. Di seguito le quattro divisioni e i loro gironi. Vi ricordiamo che l'Italia è nella Divisione A e affronterà Polonia e Portogallo: giocherà il 7 settembre a Bologna coi polacchi, il 10 settembre a Lisbona contro i lusitani privi di CR7. Molto interessanti i gironi 1 (Francia, Germania e Olanda) e 4 (Croazia, Inghilterra e Spagna) della Divisione A: due di queste formazioni scenderà nella Divisione B.
DIVISIONE A
Gruppo 1: Francia, Germania, Olanda
Gruppo 2: Belgio, Islanda, Svizzera
Gruppo 3: Italia, Polonia, Portogallo.
Gruppo 4: Croazia, Inghilterra, Spagna.
DIVISIONE B
Gruppo 1: Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina
Gruppo 2: Russia, Svezia, Turchia
Gruppo 3: Austria, Bosnia, Irlanda del Nord
Gruppo 4: Danimarca, Galles, Irlanda.
DIVISIONE C
Gruppo 1: Albania, Israele, Scozia
Gruppo 2: Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria
Gruppo 3: Bulgaria, Cipro, Norvegia, Slovenia
Gruppo 4: Lituania, Montenegro, Romania, Serbia.
DIVISIONE D
Gruppo 1: Andorra, Georgia, Kazakistan, Lettonia
Gruppo 2: Bielorussia, Lussemburgo, Moldavia, San Marino
Gruppo 3: Azerbaijan, Isole Far Oer, Kosovo, Malta
Gruppo 4: Armenia, Gibilterra, Liechtenstein, Macedonia.