È stato bello crederci finché è durato: dopo i due successi contro Polonia e Ucraina, anche e soprattutto per quanto fatto vedere in pista, era più che legittimo sperare in un sorprendente cammino dell’Italia per puntare alla promozione in Top Division. I due incontri giocati contro Ungheria e Giappone hanno però riportato tutti con i piedi per terra, facendo pagare forse eccessivamente l’inesperienza agli azzurri, arrivati a questi Mondiali con un gruppo composto da 12 under-25 su 22 giocatori, gli stessi che nei prossimi anni dovranno formare l’ossatura della Nazionale.
Il match decisivo per le sorti degli azzurri, per rimanere attaccati alle speranze di promozione è stato quello con l’Ungheria giocato mercoledì. I magiari però si sono confermati la forte squadra che si temeva e con un primo tempo giocato a mille all’ora hanno messo l’Italia all’angolo, trovando i gol del 2-0 (con Koger e Magosi) che hanno di fatto deciso la contesa. Gli azzurri hanno cercato la reazione, peccando però di imprecisione sotto porta e sono stati puniti ancora da Sofron in apertura di terzo periodo. È arrivato troppo tardi il gol di Egger, che ha ridato un’effimera speranza a pochi minuti dalla fine, prima del definitivo 4-1 di Vas a porta vuota. Sorpasso operato dall’Ungheria in classifica e Italia che sarebbe così costretta ad aggrapparsi ai calcoli matematici e ai risultati incrociati per sperare di passare.
Sarebbe, perché nella sfida di giovedì contro il Giappone gli azzurri hanno buttato alle ortiche una grandissima chance di raccogliere un bel successo e riguadagnare morale e fiducia. Primo periodo tutto di marca Blue Team, ma con un solo gol segnato da Frigo nel finale. Frazione centrale più equilibrata, e pareggio nipponico con Ushu, quindi nel tempo finale sono arrivati i fuochi d’artificio. Bella reazione italiana e nuovo vantaggio firmato da Ramoser, azzurri che sembravano in controllo ma che nel giro di 70 secondi si sono fatti bruciare sul filo del traguardo: a cinque dalla fine una controfuga giapponese viene chiusa da Yanadori per il pareggio, poi al 57.06 Hirano ruba il puck a centro pista a Sullivan e si invola verso Bernard freddandolo per il definitivo punto del 3 a 2.
Con questi risultati per qualche ora si è addirittura tremato che l’Italia rischiasse la retrocessione, se fosse arrivato l’ultimo posto con un improbabile combinazione di risultati, ma già l’incontro di giovedì alle 16.30 ha emesso la sua sentenza: con il successo dell’Ungheria sull’Ucraina per 4 a 2, questi ultimi e il Giappone, che si affronteranno nell’ultima partita di sabato, non potranno superare gli azzurri, che alla peggio chiuderanno dunque quinti e si assicurano di giocare in Prima Divisione Gruppo A anche nell’edizione 2016.
L’ininfluente ultimo match per l’Italia si giocherà sabato alle 16.30, quando affronteremo il Kazakistan, nazione che ha dominato questo Mondiale e che virtualmente giocherà con la promozione già in tasca e la mente più leggera.
Domenica 19 aprile
Ungheria - Giappone 4-2
Ucraina - Kazakistan 2-5
Polonia - Italia 1-2
Lunedì 20 aprile
Kazakistan - Ungheria 5-0
Italia - Ucraina 2-1 d.t.s.
Giappone - Polonia 0-2
Mercoledì 22 aprile
Kazakistan - Giappone 7-2
Italia - Ungheria 1-4
Polonia - Ucraina 3-2
Giovedì 23 aprile
Giappone - Italia 3-2
Ucraina - Ungheria 2-4
Kazakistan – Polonia
Ore 20.30 Polonia - Kazakistan
Sabato 25 aprile
ore 13:00 Giappone - Ucraina
ore 16:30 Italia - Kazakistan Diretta RAI web Sport
ore 20:00 Ungheria - Polonia
Classifica dopo la terza partita dell'Italia:
1) Kazakistan 9 punti
2) Ungheria 9 punti
3) Polonia 6 punti
4) Italia 5 punti
5) Giappone 3 punti
6) Ucraina 1 punto
Polonia e Kazakistan una partita in meno