"Villas Boas allenatore del Chelsea? Ho dei dubbi". Ian Wright, ex attaccante dell'Arsenal e della nazionale inglese degli anni '90, è dubbioso, ma non sul fatto che l'affare tra il club di Abramovich e il Porto si farà o no, ma sul fatto che il giovane Special Two sia la persona adatta per guidare i Blues. "Per un club del calibro del Chelsea nominare un tecnico di 33 anni è una scommessa sorprendente, ma anche rischiosa - dice Wright al Sun - Ancelotti ha vinto tanto al suo primo anno, ma è stato licenziato la stagione dopo. C'è molta pressione".
L'ex bomber dei Gunners analizza poi un fatto curioso, quanto reale: "Gente del calibro di John Terry, Frank Lampard, Didier Drogba, pensano a Villas Boas come l'assistente di Mourinho, il membro dello staff tecnico del portoghese con cui hanno vinto la Premier anni fa. Ci sarà il rispetto necessario? La stima necessaria? Mi ricordo che Wenger arrivò all'Arsenal alla fine dei suoi quarant'anni. Non sembra, ma l'età fa molto quando devi dare credibilità al tuo ruolo di allenatore".
L'ultima battuta di Wright è sul modus operandi del Chelsea, secondo lui diverso da tutte le altre big europee: "La linea di fondo è che Abramovich fa un po' quello che vuole, perchè tanto paga di tasca sua. La cosa positiva è che il patron russo non è mai vittima di pressione o di contestazioni da parte dei suoi tifosi, e quindi si può permettere di cambiare allenatore ogni anno. Penso che con i 15 milioni della clausola di Villas Boas il Chelsea avrà speso più di 50 milioni per assumere e licenziare manager nelle ultime quattro stagioni. Una follia - prosegue l'ex attaccante, che poi fa un "affettuoso" augurio all'ormai nuovo manager dei blues. "Speriamo che non distrugga la sua carriera manageriale".