''I migliori allenatori della mia carriera? Capello per la disciplina e la mentalità, Mourinho perché è di una nuova generazione 'vergine' dei metodi...di Capello''. Parole e musica di Zlatan Ibrahimovic in un'intervista esclusiva concessa al quotidiano francese L'Equipe. L'attaccante svedese, che ha già indossato le vesti di trascinatore del Paris Saint Germain, spiega che alla formazione di Ancelotti ''manca ancora l'abitudine a vincere titoli importanti''. Ibrahimovic ha poi ricordato come la Champions League sia la voce mancante in un curriculum comunque di tutto rispetto: ''Ho vinto tutti i titoli possibili tranne quello. E mi dico che se un giorno lo vinco tanto meglio, ma se non ci riesco non vorrà dire che ho fallito la carriera".
Esempi illustri di calciatori che in carriera non l'hanno mai conquistata ce ne sono, e Ibra ne identifica uno in particolare: "C'è un fenomeno nel calcio che non l'ha mai vinta. E' brasiliano, si chiama Ronaldo''. Lo svedese sostiene che i duri allenamenti a cui lo ha sottoposto Fabio Capello alla Juventus sono stati fondamentali nel farlo diventare il bomber prolifico che è oggi: "Capello pensava che io fossi un calciatore fantastico ma che dovessi essere più efficace di fronte alla porta avversaria. E mi ha costretto ad allenarmi per ore per abituarmi a tirare e a segnare più gol''. Una caratteristica, quella realizzativa, che Zlatan ha avuto modo di ritrovare anche in un suo compagno milanista: ''Cosa vale, per esempio, Pippo Inzaghi come calciatore? Non è davvero un calciatore. Ma ha un istinto enorme di realizzatore davanti alla porta. E' la sua qualità, e se non l'hai dentro la impari''.