Il doppio confronto tra Milan e Barcellona ha fatto riaffiorare le ruggini tra Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola. Lo svedese, in un'intervista alla rivista inglese "4-4-2" ha rinnovato le accuse al tecnico spagnolo - già espresse nella celebre autobiografia - vero responsabile dell'addio dell'attaccante al club blaugrana: "Me ne sono andato dalla squadra più forte del mondo perché c'era una persona che aveva un problema con me - afferma -. Non è stato uomo, non sapeva dirmi qual era il problema che aveva con me. E se non posso sapere ciò che mi riguarda, mi comporto come un uomo e me ne vado".
Con la maglia dei catalani, Ibra vinse la Liga ma non riuscì ad imprimere il proprio marchio sulla Champions League. Così nell'estate del 2010 fece le valigie e partì per Milano, sponda rossonera: "Per un paio di mesi ho tentato di ottenere delle risposte, ma non ci sono riuscito - spiega il capocannoniere della Serie A -. Così un giorno finalmente mi sono detto che quelle non erano che stronzate, che non ne avevo bisogno. E che dovevo andare dove potevo ottenere risposte e sviluppare il mio gioco".