Quando parla, così come quanto tocca la palla, non è mai banale. Zlatan Ibrahimovic, sogno proibito dei tifosi del Milan che lo riaccoglierebbero a braccia aperte, non è propriamente soddisfatto del livello del calcio negli Stati Uniti ma non perde occasione per punzecchiare l’Europa: “La Premier League – racconta a Four Four Two – mi è piaciuta, l’ho trovata molto stimolante ed eccitante. Anche se dal punto di vista qualitativo, della qualità individuale, della tecnica, sia un po’ sopravvalutata. Ma i ritmi sono alti. Anche se sei il migliore, se non tieni quel ritmo non avrai successo".
"Il calcio inglese - prosegue Ibra - ha avuto la fortuna che non sia andato a giocare lì dieci anni prima: perché se ho fatto quello che ho fatto a 35 anni, immaginate se ne avessi avuti 25...”. Ibra ha giocato a Manchester dal 2016 alla scorsa estate dove ha segnato 28 gol in 46 partite prima dell’infortunio e ha vinto una Coppa di Lega e l’Europa League che ha riportato i Reds in Champions. “Con dieci anni di meno sarebbe stata un’altra storia. Dicevano che arrivavo lì in sedia a rotelle e invece alla fine è stato tutto il contrario. Sono super fiero di essere andato allo United, era il club giusto. Mi sentirò legato per sempre ai suoi tifosi”.