Dopo le prime cinque partite di Serie A, l'intero campionato si chiedeva che fine avesse fatto Mauro Icardi. A secco nei primi 450 minuti, il capitano è uscito alla distanza e, adesso, si è letteralmente preso l'Inter. A stupire sono i numeri recenti dell'attaccante argentino: cinque gol nelle ultime tre partite in campionato ma, soprattutto, una media tra palloni toccati e palloni spedite in rete assolutamente incredibile. Negli ultimi sette tiri in porta di Icardi, sei sono finiti in fondo alle porte avversarie.
Doppiette con SPAL e Lazio, con in mezzo la rete al 92esimo del derby contro il Milan. Dopo il rigore alla Fiorentina, arrivato alla sesta giornata, l'ex Sampdoria non si è più fermato: sei degli ultimi sette tiri in porta sono diventati gol. Una percentuale dell'85% che rende il 25enne un attaccante a dir poco letale. A dare una dimostrazione dei suoi numeri è anche un'altra statistica, che vede il capitano dell'Inter al terzo posto, insieme a Gonzalo Higuain, della classifica dei migliori marcatori in attività della Serie A. Al primo posto c'è Fabio Quagliarella a 130, secondo Zlatan Ibrahimovic a quota 122, con i due argentini a 116. Insomma, attualmente, in Serie A, solo l'attaccante della Samp ha segnato più di Icardi, che ai gol in campionato, 6, ha anche aggiunto i suoi primi in Champions League: 2 nelle prime 2 partite con Tottenham e Psv, prima di restare a secco nell'unico neo, ma giustificato, dell'ultimo mese e mezzo dell'Inter: la sconfitta con il Barcellona.