IL MILAN CALA IL POKER E ASPETTA IL LIVERPOOL

Pubblicato il 15 settembre 2024 alle 09:09
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Wilma Gagliardi

 

IL MILAN CALA IL POKER E ASPETTA IL LIVERPOOL

 

Al Milan basta la prima mezz'ora per sbrigare la pratica Venezia e prepararsi nel migliore dei modi alla sfida di Champions League con il Liverpool, di martedì prossimo. Gli uomini di Fonseca sono apparsi in netta crescita rispetto alle precedenti uscite contro Torino, Parma e Lazio anche se - a dire il vero - il Venezia visto stasera a "San Siro" è apparso davvero poca cosa. L’approccio dei rossoneri stavolta è stato quello giusto, e per l’undici allenato da Eusebio Di Francesco non c’è stato scampo.

Non erano neppure trascorsi due minuti, quando i rossoneri al primo affondo passavano: Theo e Leao aggredivano alti la difesa lagunare e su prezioso ricamo del portoghese, il francese si presentava solo davanti a Joronen e lo fulminava con una conclusione potente che passava sotto le gambe del portiere finlandese. Il Venezia si affidava alle conclusioni dal limite di Oristanio e Duncan per provare a impensierire un Maignan che alla fine sarebbe stato spettatore non pagante. Poco, troppo poco per sperare di rimettere in equilibrio un match senza storia.

Anzi, erano i rossoneri a colpire ogni qualvolta decidevano di accelerare e così al 16' Gabbia, sugli sviluppi di un corner calciato da Pulisic, metteva tutti d'accordo deviando con il ginocchio il pallone che valeva il 2-0! Il Venezia spariva dal campo e al Milan bastava tenere le marce alte per dilagare: al 25' la conclusione di Reijnders era deviata in maniera difettosa da Joronen; sul pallone si avventava Abraham per il tap-in, ma l'estremo difensore dei lagunari lo atterrava al momento del tiro. Rigore ineccepibile che Pulisic trasformava con una conclusione che spiazzava l'estremo difensore arancioneroverde. Pochi minuti dopo, secondo rigore per il Diavolo: stavolta era Schingtienne a commettere un'irregolarità su Leao nella propria area di rigore e Di Marco, richiamato dal VAR, indicava il dischetto nello stretto giro di quattro minuti! L'esecuzione di Abraham era la fotocopia di quella di qualche minuto prima di Pulisic e valeva il definitivo 4-0.

Nella ripresa, accadeva poco o nulla con Leao che aveva sui piedi la palla del 5-0, ma si faceva ipnotizzare da Joronen e Fonseca che, come prevedibile vista la situazione di punteggio, faceva rifiatare alcuni dei titolarissimi in vista del match di martedì prossimo contro il Liverpool. L'unica emozione del secondo tempo, la regalava il gol (poi annullato in seguito a revisione al VAR) di Zampano. Di Marco, anzi, ravvisava un'evidente scorrettezza di Nicolussi Caviglia che, essendo già stato ammonito qualche minuto prima, doveva abbandonare anzitempo il terreno di gioco.

La gara si trascinava stancamente verso la fine, con i tentativi dalla distanza di Okafor e Zeroli che ancora mettevano in apprensione la retroguardia lagunare. Il 4-0 odierno permette ai rossoneri di staccarsi dai bassifondi della classifica e di guardare con maggiore ottimismo alle imminenti sfide europee; problemi grossi, invece, per Di Francesco la cui squadra si è sciolta troppo presto come neve al sole ed è apparsa troppo vulnerabile ogni qualvolta che il Milan decideva di affondare. Nel prossimo turno, derby della "Madunina" per il Milan, mentre il Venezia ospiterà il Genoa di Gilardino.

 

                                                                               Francesco Montanino