Davanti a oltre 74.000 spettatori, nel match di andata degli ottavi di finale di Champions League, il Milan stende con il minimo scarto un Tottenham apparso confusionario e in netta difficoltà, anche al di fuori dell’agone della Premier League. Agli uomini di Stefano Pioli, è bastata una rete realizzata in apertura di match da Brahim Diaz bravo ad approfittare di una clamorosa dormita della difesa inglese che per ben tre volte, nello stretto giro di pochi secondi, concedeva altrettanti tentativi ai campioni d’Italia in carica.
I rossoneri, dopo una classica fase di studio, al 7’ passavano in vantaggio alla prima vera azione da gol: progressione impressionante di Theo Hernandez e conclusione potente del francese che era respinta da Forster. Sulla ribattuta, si avventava Brahim Diaz che ci provava una prima volta, trovando sulla sua strada ancora l’estremo difensore inglese. Al terzo tentativo, il piccolo attaccante spagnolo ribadiva di testa in rete nella porta ormai sguarnita, facendo letteralmente esplodere “San Siro”.
Colpiti a freddo, gli Spurs faticavano a costruire trame di gioco apprezzabili, affidandosi soltanto ai lanci lunghi a scavalcare la metà campo rossonera, nella speranza che poi Kane in un qualche modo la risolvesse. Così, gli unici pericoli per Tatarusanu – per così dire – arrivavano da alcuni colpi di testa di Kane e Dier e da una conclusione dalla lunga distanza di Emerson che non trovava affatto impreparato il portiere rumeno. Il Milan si limitava a controllare senza soffrire più di tanto, mentre gli uomini di Conte palesavano le enormi difficoltà di questo periodo, con una manovra a dir poco fumosa e inconcludente. Si accendevano furibonde mischie sul finire della frazione di gioco, ma la porta rossonera non correva chissà quali rischi.
Nella ripresa, non cambiava il canovaccio tattico del match con gli inglesi che provavano a fare la partita e il Milan che si chiudeva in maniera attenta e ordinata. Nemmeno l’ingresso di Richarlison riusciva a destare dal torpore un Tottenham, i cui si attacchi si infrangevano puntualmente sul muro eretto da Pioli in mezzo al campo. I rossoneri, anzi, all’altezza della mezz’ora, avevano due colossali occasioni per piazzare il colpo del 2-0, ma prima De Ketelaere e poi Thiaw, sprecavano in malo modo facendo disperare il popolo milanista.
Il finale di gara vedeva gli inglesi gettarsi in avanti in maniera scoordinata e senza idee, mentre i rossoneri si limitavano a controllare e a non correre pericoli. Con questo risultato, il Milan potrà contare sul vantaggio psicologico per nulla trascurabile di avere a disposizione ben due risultati su tre per poter accedere ai quarti di finale di Champions League.
Al “Tottenham Stadium” – fra tre settimane - ai meneghini basterà, infatti, non perdere per poter proseguire la propria corsa nella massima competizione calcistica continentale per club.
MILAN - TOTTENHAM HOTSPUR 1-0 --> Cronaca della partita
a cura di Francesco Montanino