23 aprile 1994: nuova affermazione per il venticinquenne Jury Chechi ai mondiali di Brisbane. Un anno dopo Birmingham, il campione toscano si conferma "Signore degli anelli" in una gara molto più dura e avvincente di quella inglese. La concorrenza è terribile: sono almeno tre gli uomini che possono insidiare il suo dominio mondiale, il romeno Burinca, l`americano O`Neill e il tedesco Wecker, ma il nostro atleta li mette tutti in fila con una grande prova di maturità tecnica e mentale. L’azzurro consuma la tensione riscaldandosi durante l’esercizio di O’Neill, poi si siede di fronte alla pedana per rialzarsi all’inizio del penultimo esercizio e quando arriva il suo momento dalle tribune si elevano gli applausi. Jury esegue il suo esercizio con straordinaria precisione fino alla verticale che precede l’elemento di uscita, dove commette il suo unico piccolo errore, peraltro mascherato con un abile atterraggio finale: l’ovazione della folla lo elegge campione del mondo, prima ancora che la giuria renda nota la sua decisione. Un giudizio ineccepibile per una grande e storica vittoria.