È iniziato in Bahrein il mondiale di F1, con la doppietta delle Red Bull. Sarà una coincidenza, ma in campionato sono arrivati 2 bolidi, dalla capitale. La Lazio e la Roma hanno vinto di misura grazie alle reti spettacolari di Vecino e Mancini. Era una giornata in cui si affrontavano i migliori allenatori di Serie A. Spalletti contro Sarri, Mourinho contro Allegri, e per come è andata anche Italiano contro Pioli. Il Napoli rimane saldamente in testa, anche se perde l’imbattibilità interna. Al “Maradona” ha vinto non solo la Lazio, ma soprattutto il "Masianello" del calcio italiano, Sarri, come lo aveva descritto Spalletti. Una partita non spettacolare, troppo tattica. I biancocelesti si confermano una difesa granitica, e senza tante sbavature hanno fermato la corsa di Osimhen e compagni. L’altra partita speciale era a Roma. C’erano tutti i presupposti per vedere una grande partita, e c’era anche lo Special One, che incredibilmente sedeva in panchina dopo la squalifica e la sconfitta di Cremona. Un ricorso lampo, accettato e vinto, mistero. La “magica” ha vinto. È riuscita ad arginare la forza della Juventus, che schierava finalmente tutti i migliori. Ha inserito anche Kean alla fine. Tempo 40” era già espulso, un record. Atteggiamento della Roma alla fine ha premiato Mancini e compagni, ma la vecchia signora aveva creato diverse occasioni, che tra pali e sfortuna non ha concretizzato. Nella classifica immaginaria è stata raggiunta dall’Inter che ha regolato in stile inglese il Lecce. La solita magia di Mkhitaryan e la solita rete di Lautaro Martinez la tengono in piena zona Champions. Chi perde terreno e partita è il Milan di Pioli. Incassa una sconfitta giusta, limpida, cristallina. La Fiorentina è stata superiore. Non come vorrebbe far credere il suo Presidente, ma comunque un attacco di tutto rispetto. Un raggiante Commisso, si è presentato a fine partita ed ha iniziato a contare le reti di Cabral e Jovic. Il conto tornava, erano superiori a quelle di un giocatore venduto ad una cifra considerevole. Semmai non tornano i punti in classifica, troppo pochi per questa viola a due facce. Nelle coppe vola, Coppa Italia, Conference e un trofeo è alla portata. Si trova a 31 punti a metà classifica, in quella zona in cui c’è il Monza che continua a stupire, L’Udinese che ha bloccato L’Atalanta, e il Torino che con la vittoria contro il Bologna spera sempre in un posto in Europa.
Per quanto riguarda la zona calda, a mezzogiorno all’ora di pranzo hanno giocato Spezia-Verona. Una partita fondamentale in ottica retrocessione. Una partita in cui potevano vincere entrambe, che è finita però a rete bianche, dimostrando la sterilità degli attacchi. Un risultato utile per la squadra ligure che mantiene il vantaggio di 3 punti. Ultima è sempre la Sampdoria, che anche lei soffre di questa malattia, direi cronica. Lotta, gioca ma non segna. Così la strada per la B sembra segnata. Ha raggiunto la Cremonese che ha perso contro il Sassuolo negli ultimi minuti dopo che era riuscita a recuperare il doppio svantaggio.
a cura di Marco Foianesi