Sabato Genoa e Reggina avevano chiamato la capolista che ha subito risposto vincendo di rimonta a Brescia per 3-1.
Un segnale, una prova di carattere della squadra ciociara. Passata in svantaggio al 18’ rete di P. Rodriguez su assist di Bjorkengren due volti nuovi provenienti dal Lecce in questa sessione di mercato, soffre, resiste e nei minuti finali del primo tempo la ribalta grazie a Moro e R.Insigne. Nel secondo tempo gestisce e chiude la contesa con la rete di Baez, dimostrando ancora una volta un potenziale offensivo devastante e una tenuta fisica e mentale che confermano il meritato primato con 6 punti di vantaggio sulle inseguitrici, che sabato vincendo entrambe per 2-1 avevano provato ad accorciare.
Il Genoa, il grande favorito per un pronto ritorno in Serie A, con Gilardino ha iniziato a macinare punti. Vittoria all’ultimo istante con le rete di Puscas sul campo del Benevento arrivato al 6 k.o casalingo. La Reggina anche lei ha sofferto ed è riuscita a rimontare la Ternana con la doppietta di Fabbian. Fatto curioso le squadre che guidano il campionato sono allenate da tre campioni del Mondo del 2006 Grosso, Gilardino e Pippo Inzaghi, gli altri il capitano Cannavaro e De Rossi lottano inaspettatamente per la salvezza. La squadra di Ferrara, la gloriosa Spal ha investito con il suo presidente Iacopina ben 21 milioni ma non riesce ad emergere e anche il pareggio 1-1 con un Ascoli ridotto in dieci alla fine del primo tempo è la dimostrazione.
Chi invece risale la china è il Parma del “el mudo” Vasquez che con una splendida conclusione, si candida per il goal del mese, dalla distanza al volo chiude la partita contro un Perugia sempre alla ricerca di una continuità che fin qui è mancata e che la costringe a lottare per non retrocedere, occupando il penultimo posto. L’ultimo è occupato dal Cosenza, di nuovo sconfitto a Modena per 2-0 nel finale grazie alle reti di Gerli e Giovannini, che mettono a serio rischio la panchina di Viali.
Chi invece in panchina è ritornato dando entusiasmo a tutto l’ambiente e “Sir” Claudio Ranieri, che dopo trenta anni è ritornato in Sardegna, pronto a conquistare la Serie A con il suo Cagliari. Al debutto con lo stadio gremito aveva riportato il sorriso al popolo sardo, in questa giornata non è andato oltre ad un 0-0 contro il Cittadella che sa tanto di due punti persi, comunque è sempre in zona play-off. Una zona che è occupata incredibilmente dal Sudtirol che sbancando il Penzo di Venezia grazie a Tait si trova al quinto posto dietro ad un Bari che è inciampato nei minuti conclusivi sul campo del Palermo con una rete fortuita di Marconi. Una favola quella che sta attraversando la squadra di Bolzano, da tutti inserita troppo frettolosamente come la prima candidata alla retrocessione. L’inizio del torneo aveva confermato questo indizio, ma con l’arrivo di Pier Paolo Bisoli ha smascherato la prova, anzi la squadra sta andando a tutta birra, non a caso la proprietà è controllata da una azienda che la produce.
a cura di Marco Foianesi