Settimana decisiva per la Vecchia Signora. Dopo aver superato la Cremonese per 2-0, grazie alle reti di Fagioli e Bremer, la Juventus sarà impegnata su due fronti: campo e giustizia. Non è una novità, ormai la squadra bianconera da autunno che deve subire questa condanna: vincere sul campo e soprattutto fuori dal campo. Nel campo verde sembra che abbia ritrovato il giusto feeling, determinazione e cattiveria. Il gioco ancora risulta latitante, ma alla fine in casa piemontese contano i numeri e i trofei. La manovra è lenta, e gli infortuni sono diventati troppi e fastidiosi. Mister Allegri deve sempre parlare con il medico prima di ogni partita. L’ultimo caso è stato il polpo Pogba ,che con le sue giocate aveva deliziato lo Stadium. Il francese ha dovuto abbandonare solo dopo 24 minuti dal suo ingresso. Un vero calvario, una perdita grave, di un giocatore che doveva e avrebbe fatto sicuramente differenza. Non solo alibi, ma è la verità. Allegri avrà qualche colpa per come i giocatori interpretano la partita, ma l’infermeria, questo triage sembra non finire mai. La questione tempo in casa Juventus risulta sempre decisiva. Fino alla fine è il suo motto ed è quello che è successo nella partita di andata di Europa League, contro il Siviglia. Un primo tempo in cui la Juventus non aveva tirato nemmeno una volta in porta. Il Siviglia sembrava in totale controllo della partita. Come spesso succede il calcio ti regala anche delle sostituzioni che non vorresti fare. Parlo del capitano Bonucci, arrivato allo storico traguardo di 500 partite. Il vecchio baluardo, compagno di tante battaglie con Re Giorgio Chiellini, colui che veramente spostava gli equilibri, ha dovuto lasciare il campo. Poteva essere l’inizio della fine per la difesa juventina invece è stato il momento decisivo. Solitamente quando citiamo le cosiddette sette vite ci riferiamo ai gatti, ai felini. Il calciomercato invece gli ha dato la possibilità di acquistare dal Frosinone un certo Federico Gatti. Il difensore 24enne nativo di Rivoli ha alle spalle una famiglia a tinte granata. Nel momento di scegliere non ha avuto esitazioni; la chiamata della Juventus non si poteva rifiutare. In questa stagione sta dimostrando il suo valore tanto da essere chiamato anche in nazionale. Un difensore con il vizio del gol, che in Serie B faceva la differenza sui calci piazzati, sia per lo stacco di testa che per il fisico possente. Quel vizio, quel fiuto da attaccante vero è rimasto e nell’ultimo minuto, su sponda di Pogba ha realizzato una rete pesantissima e ha fissato il risultato per il definitivo 1-1. Le sette vite dei Gatti permette alla squadra di Allegri di presentarsi a Siviglia con buone possibilità di accedere alla finalissima.
In campionato, con 3 giornate alla fine, si trova al 2° posto con 69 e con questo piazzamento, la partecipazione per la prossima Champions League sarebbe garantita. Il campo, dice questo, punto. La giustizia ancora si deve esprimere e in questa settimana ci sarà di nuovo l’udienza decisiva. Nessuno può prevedere il futuro, ma quello che fa arrabbiare i tifosi juventini sono i tempi, ma soprattutto i modi. Come è possibile accusare una società di plusvalenze quando gli affari solitamente si fanno in due. L’organo competente, la corte federale, dovrà rimotivare ed eventualmente rimodulare la penalizzazione, quella di 15 punti, che in questo momento è sospesa. Ma questo non è l’unico caso. La Juventus dovrà rispondere anche al caso stipendi. Un secondo filone d’indagine che a fine mese dovrebbe finire. In questi casi è giusto usare il condizionale e la Juventus non merita tutto questo. La squadra più titolata di Italia deve sapere, come il resto dei tifosi. Alla fine che campionato sarebbe senza la Vecchia Signora?
A cura di Marco Foianesi