Ai Mondiali di sci, in Savoia, sono finite le prove veloci. Dopo le medaglie d’oro della Brignone in combinata, quella della Bassino in Super-G c’era la possibilità di un tris con la Sofia Goggia in discesa libera. Ma un ambiente euforico è stato colpito da un terribile lutto, la morte dell’ex azzurra Elena Fanchini, malata da tempo ma di soli 37 anni ha scosso tutte le atlete.
L’inizio dei Mondiali era stato scoppiettante. Nella giornata di apertura sulla pista di Meribel, la valdostana Federica Brignone aveva vinto la combinata (supergigante- slalom speciale) precedendo di 1”62 la svizzera Wendy Holdener e 2”26 l’austriaca Ricarda Haaser. Una vittoria netta, distacchi importanti accumulati nella prima parte del Super-G che gli avevano permesso di difendersi nei paletti stretti, quelli meno congeniali. La nostra 32enne infatti era stata perfetta nella prima prova veloce e aveva preceduto tutte le concorrenti. Il suo vantaggio si ammontava sui 71/100 su Gut e Mowinckel che successivamente hanno rinunciato a partecipare, a 78/100 sull’altra italiana Elena Curtoni e 96/100 sulla super favorita, l’americana, Mikaela Shiffrin. Nella seconda prova quella di slalom la Brignone era scesa convinta dei propri mezzi, consapevole che una medaglia era alla portata, doveva gestire il vantaggio. La certezza del colore più pregiato si è avuta quando la Shiffrin è uscita a poche porte del traguardo, quando viaggiava sugli stessi tempi della nostra italiana. Così dopo 12 anni eccola ancora con una medaglia al collo, quella più preziosa. Elena Curtoni, seconda dopo la prova veloce, invece era scivolata al nono posto con un distacco di 4”06. Sofia Goggia aveva rinunciato a partecipare allo slalom dopo aver testato la pista, Marta Bassino era uscita.
Ma proprio lei, la 26enne di Cuneo ci aveva regalato uno stupendo oro nel Super-G, una prova maiuscola, con un rimonta pazzesca nel finale. Un capolavoro se si considera che è stata la sua prima vittoria in disciplina. Aveva preceduto la favoritissima Shiffrin di soli 11 decimi, e il duo Lie-Huetterz, terze a parimerito a 33 decimi. Per una Bassino che si esalta nelle competizioni che contano, non dimentichiamoci che aveva vinto l’oro, nel parallelo ai mondiali di Cortina 2021, e per un Italia che ritornava all’oro in questa disciplina, l’ultimo era stato quello di Isolde Kostner nel 1997 in terra spagnola. La Brignone era arrivata 8^ distaccata di 55 decimi e aveva preceduto la Goggia solo 11^, a 76 decimi.
Dopo queste due trionfi, la notizia che nessuno voleva sentire, la morte dell’ex compagna Elena Fanchini. Con il lutto al braccio le nostre azzurre sono scese in discesa libera. Ma sappiamo come la serenità, la tranquillità sono due fattori fondamentali per competere a questi livelli. Così la favorita, la nostra Sofia Goggia che sta dominando in Coppa del Mondo è inforcata ed è stata squalificata. Bisogna aggiungere che aveva raggiunto il traguardo con il 6^ tempo. Lontano dalla vincitrice, la svizzera Flury che ha preceduto l’austriaca Ortlieb e l’altra svizzera Suter. Per l’Italia una delusione, la migliore è stata la Curtoni 13^ all’arrivo. Per Sofia Goggia dunque nessuna medaglia in questo mondiale. Era la favorita, ma rimane la donna più veloce. A fine gara non si è nascosta che ha ribadito, che resta la sciatrice che era. Come per dire, ci può stare di sbagliare, ma rimane la più forte.
a cura di MARCO FOIANESI