Il Napoli prende il volo, Milan e Juve precipitano, ci vorrebbe un paracadute. La squadra partenopea vince soffrendo 2-1 con la Roma. Passata in vantaggio con Osimhen che ha letteralmente spaccato la rete, si è fatta raggiungere a metà secondo tempo dal faraone El Shaarawy abile a sfruttare l’unica amnesia difensiva. Nel finale il subentrato Simeone regala la vittoria e porta il vantaggio sulla seconda a ben 13 punti. Per la Roma una doccia fredda, quella che ci vorrebbe a Zaniolo per schiarirsi le idee. Ha rifiutato il trasferimento in Inghilterra al Bournemouth e ora rischia di diventare un caso, sia in casa Roma che nella propria, dove alcuni tifosi lo hanno minacciato ed è stato costretto a fuggire e chiamare la Polizia.
Chi invece si difende dalla giustizia per illecito grave, ripetuto e prolungato ma è distratta in campo è la Juventus, punita meritatamente dal Monza del Cavaliere Silvio Berlusconi. Una prestazione figlia delle voci che provengono dalla Corte di Appello? Un alibi che non regge, come del resto le parole dell’ironico Allegri che ha dichiarato che il pensiero è rivolto alla salvezza. La vecchia signora sicuramente avrà bisogno di un buon avvocato, ma deve assolutamente riprendere quello stile in cui era presente il vero, unico, rimpianto, Avvocato Gianni Agnelli.
Oltre alla sconfitta casalinga della Juventus per 2-0, va segnalato l’altrettanto tonfo del Milan, che crolla contro il Sassuolo per 5-2. Una crisi certificata da numeri imbarazzanti. E’ la peggior difesa nei cinque principali campionati ad aver subito 18 reti in 7 partite. Le scelte di Pioli in versione “on holiday” hanno contribuito al tracollo. La bestia nera Domenico Berardi ha fatto il vero diavolo, fornendo assist e siglando la 11° rete ai rossoneri. La squadra di Dionisi non vinceva dal 24 ottobre scorso e allunga in ottica salvezza.
Boccata di ossigeno per Davide Nicola che con la sua Salernitana vince 2-1 a Lecce e di vivacità per il Verona che strappa un punto sul campo dell’Udinese.
Sembrano invece spacciate e molto probabilmente usufruiranno del paracadute per scendere in Serie B sono la Sampdoria in crisi societaria, sconfitta per la 15° volta a Bergamo per 2-0 e la Cremonese di Ballardini. I grigiorossi erano passati in vantaggio contro l’Inter con una meravigliosa rete di Okereke, ma poi la coppia Edin Dzeko in versione assist man alla Evaristo Beccalossi e “el toro” Lautaro Martinez con una doppietta hanno ribaltato la situazione. La squadra di Simone Inzaghi sembra, pur lontana, la vera antagonista per lo scudetto. Unica nota stonata il caso Skriniar che aveva ereditato la fascia da capitano da Handanovic che aspetta (già firmato) il Psg. Chi invece se la tiene tiene stretta è il difensore della Fiorentina Nikola Milenkovic che ha sfiorato il colpaccio in casa della Lazio, colpendo la traversa nei minuti conclusivi.Un pareggio alla fine giusto, avvalorato anche dalla parole mai banali di Maurizio Sarri che ha confermato la regola che quando le partite non si meritano di vincerle almeno non vanno perse. Fino al 81’ il Torino invece era sotto di 2 reti in casa dell’Empoli. Poi nel giro di pochi minuti, Ricci e Sanabria agguantavano il pareggio per poi sfiorare addirittura il colpo grosso che solo il palo di Miranchuk ha negato. Un Toro che in settimana sarà atteso a Firenze nei quarti di finale di Coppa Italia, in una partita molto attesa da entrambe le tifoserie gemellate con vista Europa, tra sogno e realtà, quella di essere delle comprimarie in campionato, come del resto lo sono tutte quelle di mezza classifica, come il Bologna che vinto in stile inglese 2-0 contro lo Spezia. Essere patetici è ricordare “il Bologna che tremare il mondo fa”, il leggendario Grande Torino e quello di Gigi Radice, la Fiorentina di Fulvio Bernardini, di Bruno Pesaola. Ma come ora lo sono i tifosi della Juventus, che minacciano disdette e pensano che ci sia un accanimento, un'ingiustizia. La corte di Appello ha redatto 36 pagine per motivare la sentenza di -15 di penalizzazione sul caso plusvalenze. La Juve invece ha 30 giorni per presentare ricorso . Ora tra leggere ed aspettare c’è la sua differenza. Il medico ha sempre detto una al giorno, la verità che non c’è più medicina, il calcio è malato!
A cura di MARCO FOIANESI