Davanti a 400mila persone Alexander Rossi vince la storica centesima edizione della 500 miglia di Indianapolis. Trionfo a sorpresa per l'ex pilota della Marussia, passato ad inizio stagione in IndyCar con il team Andretti Herta: era dal 2001 che un rookie non si aggiudicava la leggendaria corsa a stelle e strisce, quando fu Castroneves a chiudere davanti a tutti. L’esordiente californiano, partito undicesimo, beffa dunque Munoz e Newgarden.
L'America si ferma per i cento anni della 500 miglia: dal 1911 ad oggi soltanto le due guerre l'hanno interrotta. Il preludio alla gara è uno spettacolo da urlo, come consuetudine dei grandi eventi americani: c'è anche spazio per Lady Gaga, protagonista di un giro in pista su una biposto guidata da Mario Andretti. Inno statunitense, omaggio al Memorial Day e pronti via con l'evento sull'ovale, con Hinchcliffe in pole position. La prima parte è un continuo cambio al comando fra il poleman e Hunter-Reay. La caution numero uno arriva al giro 47 per detriti in pista, mentre la corsa di Montoya finisce dopo 64 tornate: gara anonima a centro gruppo per il colombiano, prima di andare a sbattare all'uscita di curva.
Gara lineare, che va in porto con pochi incidenti di rilievo: nella seconda parte sono Kanaan, Castroneves, Munoz, Newgarden ad alternarsi al comando. Fino agli ultimi quattro giri, quando succede l'impronosticabile: Munoz è in riserva di metanolo ed è costretto ad uno splash&go in vista degli ultimi chilometri. Al comando passa dunque Rossi, classe 1991: gli ultimi due giri sono a ritmo davvero ridotto spremendo fino all'ultima goccia il serbatoio, ma il vantaggio sugli inseguitori basta per il trionfo di una vita. È dunque l'ex Formula 1 ad accomodarsi incredulo in victory lane per bere il tanto agognato latte.