A poche ore dall'
annuncio dell'ingresso in società di Zhang Jindong e della sua Suning,
Massimo Moratti è come un padre che abbandona la sua creatura in buone mani. Non ci sono rimpianti nelle sue parole, forse solo un pizzico di (giustificata)
malinconia: "L'addio è definitivo quando uno una cosa la si molla col cuore, e quello non succederà. Con Thohir rimane un legame di amicizia e fiducia, ma nel nuovo organigramma
non avrò nessun incarico".
Con queste parole, lo storico patron nerazzurro saluta la sua Inter.
21 anni di trionfi, delusioni e amore: quello sempre, quello non mancherà mai. "Ho ricevuto una telefonata molto carina e cordiale dal nuovo chairman e dal figlio, un ragazzo molto sveglio e simpatico. A questo punto, al massimo,
potrò dare dei consigli, come quelli dati in passato: forse ora potranno essere ancora più utili, per legare l'Inter al territorio. Come tutti i tifosi, mi aspetto che ci sia un rilancio, che sarà fatto secondo i modi e le decisioni della nuova proprietà. Ma penso che
un rilancio lo abbiano già in mente...".
Il rilancio, appunto, quello che chiedono tutti i tifosi della Beneamata.
Moratti, da questo punto di vista, si sente tranquillo: "Thohir ha preso in mano una
situazione molto difficile e ha fatto tutto quello che poteva fare. Quando ha visto crescere le difficoltà ha avuto la prontezza e la capacità di passare il timone a un
gruppo come si deve: credo che abbia fatto bene. Mi piace rimanere amico dei nuovi proprietari, e certamente anche di Thohir: il mio 30 % è passato a lui, lui poi ha deciso di cederlo a
Suning".
Ecco cosa potranno aspettarsi i tifosi dell'
Inter dal prossimo mercato, che ha già portato ad Appiano Gentile un giocatore di assoluta qualità come
Ever Banega: "Penso proprio che si andrà avanti con
Mancini - spiega Moratti - ma non chiedetemi se con o senza rinnovo, questo dovete chiederlo a loro. Credo che con il passaggio di proprietà si possa trattare anche con l'Uefa sulle clausole del
fair-play finanziario e sulle eventuali penalità: i tifosi possono sognare un bel mercato, perché la volontà di farlo c'è. Facendo buoni acquisti, ma soprattutto
non facendo partire chi già c'è".