Dopo 20 anni Milano torna a vivere un derby di Champions in semifinale. Dopo il Milan che aveva vinto la sfida fraticida con il Napoli, anche l'Inter supera il turno pareggiando 3-3 contro il Benfica dopo il successo per 2-0 al Da Luz in terra portoghese. La beneamata si trasforma in Europa e si addormenta in campionato, una rosa fortissima che in Serie A rischia di non finire tra le prime quattro, ma si sveglia sotto le note della Champions. Simone Inzaghi si affida a Lautaro Martinez e Dzeko in attacco e lascia il turco Calhanoglu in panchina insieme a Lukaku. La serata a San Siro è degna delle grandi occasioni, con più di 75000 spettatori che hanno trascinato la squdra a superare la sindrome del campionato. La solita pazza Inter domina per larghi tratti la gara, passa in vantaggio al 14' con Barella con uno splendido gol a giro, su assist del Toro Lautaro, una azione corale, da squdra che quando vuole sa giocare a calcio. Poi sul finire il Benfica raggiunge la parità tra lo stupore generale. Il passaggio del turno sembra al sicuro ma nella ripresa i nerazzurri spingono e si riportano avanti con Lautaro su assist di Dimarco. Una rete fondamentale sia per l’incontro che a livello personale. Inzaghi inserisce Correa e l'argentino, al primo pallone toccato, mette al sicuro il risultato battendo l’estremo portiere lusitano. I portoghesi non demordono, non ci stanno a perdere e accorciano prima le distanze e poi pareggiare per 3-3 nei minuti di recupero. L’Inter non vince, ma conta solo a livello statistico, perchè forte dell’andata va semifinale. A maggio Milano sarà di nuovo al centro dell’Europa, di nuovo protagonista.Missione compiuta per le milanesi, un applauso a Pioli e a Simone Inzaghi, finalmente sorridente e raggiante. Si gode la serata e allontana le polemiche che in questo ambiente sono sempre dietro l’angolo. Serate di grande Italia, serate magiche, e un derby milanese che deciderà la stagione di entrambe.
A cura di Marco Foianesi