L'Inter ha sognato e sperato fino all'ultimo, ma ora potrebbe doversi arrendere alla dura realtà: per giorni i tifosi e dirigenti nerazzurri hanno aspettato con ansia il giovedì in cui Modric avrebbe potuto rompere definitivamente col Real Madrid e avviare il percorso che l'avrebbe portato in nerazzurro come acquisto last-minute, ma tutto questo potrebbe non succedere. Le dichiarazioni di Butragueno, direttore delle relazioni istituzionali del Real Madrid, arrivate nella tarda serata di ieri, sembrano infatti aver spento le residue speranze interiste: ''Non c'è nessun caso-Modric, è lieto di continuare a giocare con noi anche nella prossima stagione''. Parole che pesano come un macigno per un'Inter che aveva accarezzato il possibile colpo da novanta, e ora sembra destinata a rassegnarsi: il Real Madrid continuerà a fare muro sulla possibile partenza di Modric, a maggior ragione dopo la sconfitta nella Supercoppa Europea contro l'Atletico Madrid, e il giocatore dal canto suo non andrà alla dura rottura col club, nonostante ci sia la sensazione di aver chiuso un ciclo coi blancos.
E così, visto il muro di Florentino Perez, l'Inter potrebbe anche decidere di non effettuare più colpi in entrata, visto che il piano-B chiamato Rafinha è diventato impraticabile (e troppo costoso) dopo il sontuoso precampionato del brasiliano. In casa nerazzurra le idee sono chiarissime: piuttosto che effettuare rincorse last-minute al rinforzo in mediana, rischiando di prendere cantonate, meglio restare così, con Borja Valero, Vecino, Brozovic, Gagliardini e all'occorrenza Asamoah o Nainggolan a rappresentare le alternative per il duo di centrocampo. E così, i nerazzurri potrebbero muoversi solo in uscita: va piazzato Joao Mario, che dovrebbe andare in prestito con obbligo di riscatto a una tra Betis e Siviglia per 25mln complessivi (derby di mercato in corso) e potrà trasferirsi anche dopo il 17/8 (la finestra spagnola chiude il 31). E potrebbe andare in prestito Karamoh: Candreva non vuole partire, e dopo l'arrivo di Keita l'attacco vedrebbe cinque esterni. Troppi per Spalletti, che è pronto ad avallare il prestito del talento francese: il Parma gli garantirebbe una maglia da titolare e tanti minuti in Serie A, rappresentando la soluzione ideale per crescere e tornare all'Inter da protagonista nell'estate 2019.