I primi sei mesi sulla panchina nerazzurra hanno permesso all'Inter di riportarsi tra le prime della classe. Spalletti, però, non è pienamente soddisfatto del proprio operato: "Se penso ai punti fatti l’anno scorso e quelli di quest’anno anno dico che sono gli stessi, però io devo ambire a fare qualcosa di più. Per cui io non sono contento del mio lavoro. Io guardo soprattutto ai miei risultati, oltre che quelli della squadra, nel senso che guardo se riesco a tirare fuori il massimo da ciò che ho a disposizione". Una chiosa finale sul momento difficile degli attaccanti, Icardi in primis: "Si vuol dare la colpa a un problema psicologico, soprattutto per il fatto che non riusciamo più a fare gol. Io però starei molto più leggero perché se andiamo a toccare tasti simili poi ci vogliono gli specialisti in tutti i campi. E lo psicologo d’eccezione per il gol è Icardi, anzi domani lo farò parlare alla squadra prima dell’allenamento e lui troverà la soluzione per poi fare gol a livello di squadra. Oggi abbiamo fatto i tiri in porta e c’erano quelli della villa sopra la Pinetina che reclamavano che non era arrivato neanche un pallone".