Steven Zhang rassicura i tifosi dell'Inter. Agosto è arrivato e, a meno di un mese dall'inizio del campionato, il mercato nerazzurro non è riuscito a scaldare i cuori e a riaccendere la passione. Gli arrivi di Padelli, Skriniar, Borja Valero e Vecino (per il quale manca ancora l'ufficialità) non sono sufficienti per colmare il gap con Juventus, Napoli e Roma ma, a rasserenare l'ambiente interista, ci hanno pensato le parole del figlio del patron della 'Beneamata': "Ovviamente rinforzeremo ulteriormente la squadra, manca ancora un mese alla chiusura del mercato – garantisce Steven Zhang -. Per quanto riguarda i nomi e le questioni tecniche è giusto che chiediate a Spalletti, Ausilio e Sabatini. In ogni caso il mercato dell'Inter non è finito", le sue parole nel corso di una intervista rilasciata a 'La Gazzetta dello Sport'.
Nonostante le pressioni dei tifosi, che si aspettano un grande nome che possa garantire il salto di qualità in vista della prossima stagione, la linea della società nerazzurra è chiara: "Non conta quanto spendiamo e il nome roboante, bensì quanto i nostri dirigenti sportivi e il nostro allenatore trovino il giusto profilo e che si riesca a prenderlo – prosegue -. Acquistare grandi nomi non vuol dire per forza che si comprino gli elementi adatti per l'Inter. Il grande nome è quello funzionale al progetto tattico e umano. Chi abbiamo preso finora si è inserito perfettamente nel gruppo, tutti sono felici di far parte dell'Inter. A prescindere dal nome. Non importa chi sei, quando vieni all'Inter il tuo cuore, il tuo sangue e la tua pelle devono essere nerazzurri".
Nonostante si tratti solo di calcio d'estate, la vittoria nella International Champions Cup e la tournée asiatica sono state un grande successo: "L'aspetto più importante è la preparazione, poi naturalmente i risultati dimostrano che nell'ultimo mese il nostro tecnico, la squadra e i dirigenti hanno lavorato duramente, riuscendo a migliorare la nostra situazione - sottolinea il membro del Cda nerazzurro -. Ho visto cosa ha fatto Spalletti in questi giorni, quante volte ha parlato fino alle 3-4 di notte con il proprio staff, con me e Ausilio. Ovviamente questo sforzo si è visto in campo e le vittorie hanno dimostrato che, se lavori duro, i risultati arrivano".