Luis Figo torna sul suo passato in nerazzurro. Dopo l’Inter il fenomeno portoghese si ritirò: addio al calcio nel 2009 in Inter-Atalanta 4-3, lo stesso giorno dell’ultima partita interista di Ibrahimovic: “Zlatan è un campione anche se ha un carattere difficile, non lo capisci. Il suo ego è più grande della Torre Eiffel. Ma è bravo, è un ragazzo di buon cuore e ha grandi qualità, è un vincente. È senza dubbio un buon amico”.
L’intervista, realizzata da Dazn, ricorda la sua carriera a Milano, incrociata con il primo anno di Mourinho sotto il Duomo. Proprio con il suo predecessore Roberto Mancini le cose non andarono granché bene: “È stata una delle persone che più mi hanno umiliato nella mia carriera sportiva. Ma gli auguro il meglio, in questo momento occupa una posizione importante nel calcio italiano e spero che la Nazionale ritrovi il posto che merita”.
Chi invece non umiliò ma anzi esaltò Figo fu l’ex patron interista Massimiliano Moratti: “È stata una delle persone del mondo del calcio più importanti nella mia carriera, a livello sportivo ma anche a livello personale. Per l’affetto, lo chiamo papà, è stato importantissimo nei quattro anni che ho vissuto all’Inter”. Chiusura dedicata a Zanetti: “Un amico, un gran capitano e professionista. È stato bellissimo giocare con lui”.