Tra i vari fattori che hanno portato alla rinascita dell'Inter c'è sicuramente il gruppo. Il cambiamento arriva dal finale con il Tottenham in Champions League. Dal 2-1 con gli Spurs, i nerazzurri si sono sbloccati, battendo nell'ordine Sampdoria, Fiorentina e Cagliari. E la solidità, la compattezza e la forza del gruppo si vede anche dal fattore gol, con la formazione di Luciano Spalletti rimasta a secco soltanto all'esordio con il Sassuolo e con il Parma in casa, praticamente prima del forte cambio di tendenza. Finora, i nerazzurri hanno segnato 10 reti, ma a stupire è il numero di marcatori diversi: ben 9.
L'unico ad aver segnato più di una rete in campionato è stato Ivan Perisic, che ha timbrato il cartellino contro Bologna e Torino. Gli altri 8 gol sono arrivati da 8 giocatori: Nainggolan e Candreva contro i felsinei, De Vrij contro i granata, Brozovic contro la Sampdoria, Icardi e D'Ambrosio contro la Fiorentina e, infine, Lautaro Martinez e Politano nel match di San Siro contro il Cagliari. Una vera e propria cooperativa del gol, che per Luciano Spalletti non rappresenta neanche una novità. Lo scorso anno, furono in dodici ad andare in rete con la maglia nerazzurra (Icardi, Perisic, Vecino, Skriniar, D'Ambrosio, Brozovic, Borja Valero, Eder, Karamoh, Ranocchia, Cancelo e Rafinha), mentre nella stagione 2016/2017, sulla panchina della Roma, undici marcatori diversi (Perotti, Dzeko, Salah, Strootman, Totti, El Shaarawy, Paredes, Nainggolan, Fazio, Bruno Peres, De Rossi). Dopo poco più di un mese di campionato, l'Inter 2018/2019 è già a 9: in attesa che Icardi torni a segnare a raffica, insomma, il vero capocannoniere dell'Inter è il gruppo.