Dopo la sconfitta casalinga col Torino, in casa Inter si pensa al mercato. A parlarne è il tecnico Roberto Mancini, in un'intervista a 'Il Giornale': "Yaya Touré è uno dei più forti giocatori al mondo. Ha girato tante squadre. E' andato in Belgio, Russia, Spagna, Inghilterra. Gli manca l'Italia. Potrebbe essere l'occasione buona per venire a provare. Ci sono squadre con appeal, come l'Inter. Ma al City dovetti sudare per convincere sia Touré sia Silva. Il Manchester City non era grande, stava crescendo".
Porte aperte dunque all'ivoriano mentre un ritorno di Cassano sembra sempre più difficile: "Sul mercato cerchiamo gente che possa giocare in Europa. No, Cassano no. Fino a ieri nemmeno sapevo dello svincolo. No, mai parlato". Mancini non vuole paragonare il caso Osvaldo a Balotelli: "Sembra che io attiri certe situazioni? Con Mario ricordo solo cose buone, abbiamo vinto il campionato in Inghilterra e Italia. Qualche litigio fa parte della vita quotidiana. Con Osvaldo mi spiace davvero. Ci sono stato male tre giorni. E' un bravo giocatore e non ho capito perché sia successo".
Il tecnico nerazzurro, pur schierandolo con assiduità, non sembra aver trovato un giusto feeling con Icardi: "Mi ricorda le situazioni di Balotelli e Adriano che, per un verso o l'altro, si sono persi. Non bastano le qualità. Lui deve vivere per la famiglia e il lavoro, ma deve lavorare tanto".
Il punto, infine, sullo stato di salute della sua Inter e dei cugini del Milan: "Scudetto? Innestiamo tre campioni e vedrete che saremo pronti per la lotta. Spero che la Milano del calcio vada bene. Se il Milan farà una grande squadra anche l'Inter sarà grande. Ora ci sono delle difficoltà: Inzaghi per questioni di gioventù professionale, io ho preso una squadra a metà percorso, non è mai semplice. Ci vogliono tempo e pazienza. Ma sono soddisfatto, anche se ci mancano 5-6 punti".