Di derby lui se ne intende, avendo segnato sei gol al Milan nella sua (splendida) avventura con la maglia dell'Inter. A quattro giorni dalla stracittadina Diego Milito, in un'intervista al Corriere dello Sport, indica la strada alla squadra di Spalletti: “Si vince con la concentrazione, con la grinta, più che con la classe sopraffina. Sono partite sempre molto chiuse e i particolari fanno la differenza, nel risultato”. Molte saranno le stelle in campo nel big match di domenica sera a San Siro: “Chi può essere l'uomo decisivo? Uno mi auguro possa essere Lautaro Martinez. Lo conosco, è un ragazzo fantastico. Anche dall’altra parte ci sono grandi giocatori. Personalmente spero non sia nessuno del Milan, spero che vinca l’Inter. Ma il Milan è in grado di fermare i nerazzurri se non saranno concentrati. Tra i milanisti, se devo dire quelli che fanno più paura, citerei Higuain e Suso".
Impossibile per l'ex attaccante, attualmente segretario tecnico del Racing Club, non tornare al Triplete del 2010: “Eravamo veramente un grandissimo gruppo. Non solo campioni, belle persone. Avevamo un sogno: vincere la Champions. Io sono arrivato all’Inter e mi hanno fatto subito capire che l’obiettivo era vincere la coppa e questo abbiamo fatto. Insieme abbiamo fatto una cosa molto bella. Che resterà nella storia del calcio. Non solo in quella dell’Inter". Alla guida di quella squadra c'era Josè Mourinho: “L’allenatore che dice la parola giusta nel momento giusto, che capisce i momenti, un allenatore che riesce a tirare fuori il cento per cento da ogni calciatore. Questo non è da tutti. Mourinho è uno dei migliori del mondo, poche storie”.