L'Europa League è sempre più lontana per l'Inter di Stefano Pioli dopo la sconfitta per 1-0 nella 35esima giornata di Serie A contro il Genoa a Marassi. I nerazzurri, piegati da una rete dell’ex Goran Pandev, non sanno più vincere e i due pareggi ottenuti nelle ultime sette giornate di campionato sono un bottino semplicemente inaccettabile per una squadra che, solo un paio di mesi fa, lottava per un posto in Champions.
Delusissimo per l'ennesima brutta prestazione offerta contro il Grifone, si è detto anche Stefano Pioli che ha provato a spiegare i motivi della crisi: "E' un momento troppo negativo per i nostri valori e lo abbiamo dimostrato anche oggi - spiega l'ex allenatore della Lazio ai microfoni di 'Sky Sport' -. Dovevamo portare a casa un risultato positivo ed il fatto che non ci siamo riusciti vuol dire che dobbiamo fare di più prima della fine del campionato".
Una sconfitta, quella di Marassi, che suona tanto come il definitivo addio al ‘sogno’ Europa: “In questo momento non credo che sia importante pensare all'Europa, ma solo finire il campionato per dare dimostrazione di voglia ed orgoglio - prosegue Pioli -. E' un momento difficile che però dobbiamo superare. L'aspetto mentale è quello più importante e, nelle difficoltà, facciamo troppa fatica a trovare la concentrazione. Abbiamo avuto il difetto di essere squadra nei momenti positivi e di non esserlo in quelli negativi".
Il tecnico emiliano, però, non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro: "Ho iniziato un percorso che ci ha dato tanto e io voglio portare avanti il mio lavoro per provare ad uscire da un momento delicato come questo. Ci mancherebbe altro che dopo sette mesi non abbia capito i punti di forza ed i limiti della squadra: questa stagione sarà di aiuto per la costruzione dell'Inter del futuro". Una chiosa finale sulla prova opaca di capitan Mauro Icardi, sostituito al 72esimo minuto per lasciare il posto a Rodrigo Palacio: "Oggi credevo che mettere un attaccante al posto di Icardi ci avrebbe dato più profondità. Non credo che lui sia stato indolente – conclude Pioli -, ma solo non nella sua migliore giornata".