"Vogliamo fare bene ma non ci riusciamo. Quest'anno tutto ci va male. Ai ragazzi non posso però rimproverare nulla. Noi non molliamo". Claudio Ranieri non nasconde la delusione per lo scialbo pareggio a reti bianche di San Siro contro l'Atalanta, ma continua a credere nella rincorsa al terzo posto che vale un posto in Champions League. "Il presidente è sceso nel primo tempo, ci ha incitato - rivela il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky - per cui sappiamo quello che stiamo facendo, non è una stagione facile, lo vediamo tutti, ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Sapevamo che nel secondo tempo avremmo pagato la fatica della Champions League contro un'Atalanta che si chiude bene e riparte in contropiede in modo veloce. Noi siamo stati bravi a non dare loro per ottanta minuti alcuna opportunità. Abbiamo anche sbagliato un calcio di rigore e quello non ci voleva. Adesso programmeremo bene, di settimana in settimana, tutte le partite che ci sono. Sappiamo che siamo in un anno di passione, ma i
ragazzi non mollano un centimetro, stanno lottando e io da una parte sono contento di allenare questo gruppo. Stiamo patendo molto, però non molliamo".
Dopo avere smentito l'indiscrezione secondo la quale Forlan si sarebbe rifiutato di entrare in campo ("Non si è rifiutato, stavo parlando con lui di una cosa tattica"), Ranieri parla del rigore reclamato nel finale dall'Atalanta per il contatto Lucio-Gabbiadini: "Si può dare, si può fischiare come non si può fischiare. Lucio è entrato in scivolata, non ha preso subito la palla, l’ha presa dopo. L’arbitro ha visto il tutto, la palla è andata via. Ce ne hanno dati di molto peggio".