Nel turno infrasettimanale di Serie A l'Inter, già sicura dello scudetto, ospita la Roma, che deve difendere il settimo posto dall'assalto del Sassuolo.
Classifica alla mano, la partita di San Siro tra Inter e Roma conterebbe qualcosa solamente per i giallorossi, che restano aggrappati all’ultimo, misero obiettivo per salvare il salvabile in una stagione nata sotto ben altri presupposti e che, a 3 giornate dalla fine del campionato, vede i capitolini battagliare con il Sassuolo per portarsi a casa almeno il settimo posto, che significa qualificazione alla neonata Conference League, la terza competizione europea, anche in ordine di importanza, che dall’anno prossimo andrà a fare compagnia alla Champions League e all’Europa League. Un posto nelle coppe sarebbe un bel modo per dare il benvenuto a Josè Mourinho, che da giugno prenderà il posto di Paulo Fonseca, che non è mai riuscito a dare in queste due stagioni alla guida della Roma l’imprinting che il tecnico portoghese si aspettava.
Il suo connazionale ben più blasonato dovrà garantire quel cambio di passo che non c’è stato e le basi vanno gettate già adesso. Mourinho sarebbe stato volentieri in panchina già questo mercoledì a San Siro, per salutare la sua ex squadra con cui ha vinto tutto e che è riuscita a ritornare almeno sul tetto d’Italia 11 anni dopo la storica impresa del Triplete con Mou in panchina. L’artefice si chiama Antonio Conte, che vuole godersi fino alla fine questo campionato trionfale, in attesa di capire quale sarà poi il futuro, suo e anche della società nerazzurra, in crisi economica come del resto tante big del calcio internazionale, le cui casse sono state prosciugate dalla pandemia. Un sacrificio economico è stato chiesto da Zhang a tutti i calciatori della rosa, qualcuno in scadenza saluterà a fine campionato, mentre si cercherà di trattenere tutti i big per far sì che lo scudetto sia effettivamente un punto di partenza e non si arrivo, come lo stesso presidente cinese ha scritto ai tifosi in una lettera appena dopo la conquista dello scudetto.