Inter, Spalletti assicura: "Con il Bologna sarà dura"

Pubblicato il 18 settembre 2017 alle 17:15:23
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

Quattro su quattro. L'Inter di Luciano Spalletti ha aperto la propria stagione con un poker di successi che consente alla formazione nerazzurra di guardare tutti dall'alto verso il basso, insieme con Juventus Napoli. Dopo la sofferta trasferta di Crotone, la 'Beneamata' è attesa da un'altra delicata prova contro il Bologna di Donadoni. L'ex allenatore della Roma non si fida dei felsinei ed invita alla calma: "Ora abbiamo vinto quattro partite, il Bologna viene da delle sconfitte, ma loro li ho visti contro il Napoli, gli sono saltati addosso - spiega Spalletti in conferenza stampa -. Ma è stato difficile. Noi dovremo essere tignosi, non vivere di rendita. Come quando si prendono bei voti e poi studi di meno: e allora cadi. Un errore così non lo accetto".
 

 

 

I grandi protagonisti di questo primo scorcio di stagione sono Mauro Icardi e Ivan Perisic: "Per una settimana si è fatto e detto di tutto su di loro, dico Icardi e aggiungo Perisic, elogi e quant'altro dopo le loro prodezze - prosegue il tecnico toscano -. Dopo, diventa difficile fare meglio e andare oltre. Noi abbiamo bisogno di loro e loro hanno bisogno di noi. Icardi, e mi ripeto, dentro l'area di rigore è quasi irripetibile, è serpentesco. Poi se esce dall'area e stana il difensore, è un qualcosa in più che non gli toglie niente rispetto ai suoi numeri da goleador che sono notevoli".
 
Dopo quattro giornate si è resa netta una linea di demarcazione tra le big e le cosiddette piccole: "Tra le grandi ci metterei anche la Sampdoria e il Torino, che hanno i giusti tempi di transizione. Perché se giochi a viso aperto contro certe squadre forti, perdi quasi sempre. Prima c'erano delle big che facevano la differenza solo col campione, oggi hanno tutte anche il collettivo. Certe gare si danno per scontate, poi è chiaro che vincere uno scontro diretto ti dà un'euforia diversa, che certifica la fiducia". Una chiosa finale sul turnover a centrocampo: "Quello che conta è non essere statici, poi è chiaro che serve anche qualità per andare nella trequarti avversaria - conclude Spalletti -. In quella zona devono passarci anche Candreva e Perisic, lo stesso Eder che lo sa fare benissimo. Gagliardini avrà sbagliato qualche pallone, ma ha fatto un grande lavoro".