L'Inter però potrà contare sul suo 12°uomo in campo. Il fattore San Siro quest'anno infatti si sta rivelando un'arma in più per i nerazzurri: "Lo stadio sempre pieno è un vero beneficio per tutti noi ma anche per tutto lo sport italiano. L’anno scorso a Roma ho avuto purtroppo dei problemi con il pubblico, spesso si è giocato con lo stadio vuoto e l'assenza dei tifosi è una delle cose più brutte del calcio".
Si ritorna al capitolo sulla Coppa Italia: "La colpa nella gestione della gara è stata mia: aver cambiato otto undicesimi nella sfida di martedì ha influito molto sui singoli. Qualsiasi giocatore avessi scelto il valore in campo sarebbe stato superiore, nel complesso qualcuno non ha reso al meglio. Ma alla fine in una situazione complicata siamo stati bravi a portare a casa il risultato". Domani però Spalletti si affiderà ai titolarissimi: "L'unico indisponibile è Joao Mario, ancora a casa con la tonsillite. Gli altri sono tutti a disposizione".
L'Inter, come si è visto dalla partita con il Pordenone, ha una rosa un po' corta per affrontare al meglio tre competizioni ma ha la possibilità di rinforzarsi nel mercato di gennaio anche se Spalletti frena questa ipotesi: "Sul mercato dobbiamo fare attenzione e silenzio prima di creare troppe aspettative ai tifosi". Poi scherzando: "Io vorrei Sergio Ramos, Iniesta e Sanchez, va bene? Dobbiamo dare il massimo rispetto a questi giocatori che hanno meritato al momento di portare la squadra al primo posto in classifica".
Infine una breve parentesi anche sulla questione Figc: "Tommasi è una persona di elevata caratura morale. Lo vedrei bene come presidente della Federazione. Ci vogliono idee, qualità, forza e voglia di voler mettere le cose a posto e lui ha tutte queste caratteristiche".