In questi giorni si parla molto del futuro di Mauro Icardi, legato all'Inter con un contratto sino al 2021 da 5mln annui, nel quale però c'è una clausola rescissoria che non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi nerazzurri. Dal 1° al 15 luglio, infatti, i club stranieri interessati potranno esercitarla pagando 110mln all'Inter e strappandole il suo capitano, un uomo capace di segnare con una media di 20 reti a stagione in Serie A (29 solo nel 2017-18): stando ai rumours di mercato il Chelsea sarebbe la squadra maggiormente interessata, mentre al momento sembra fantamercato l'ipotesi paventata da alcuni mezzi d'informazione di uno scambio con la Juventus, che porterebbe Maurito alla Vecchia Signora in cambio di 50-60mln e Higuain. Una follia che i tifosi dell'Inter non potrebbero mai tollerare, e che dunque dovrebbe restare solo un'ipotesi giornalistica. Nonostante lo stallo in casa-Chelsea e l'infattibilità di questa ipotesi, però, si parla costantemente del futuro di Mauro Icardi, e ieri è intervenuto a riguardo anche Luciano Spalletti.
Il tecnico, che è intervenuto al dibattito ''Encuentro e i Mondiali di Argentina del 1978'', che si è tenuto a Perugia e ha visto partecipare anche Walter Sabatini, ha commentato questa e altre situazioni ai microfoni dei cronisti presenti. ''Icardi? Sono un allenatore che tutte le sere si confronta con Ausilio per sapere come vanno le cose, ma ci sono delle cose che si fanno e non dipendon da noi. Quando ci siamo lasciati abbiamo organizzato il futuro, un futuro nel quale c'è Mauro con la maglia numero 9 - prosegue Spalletti -: nella prossima stagione farà molti più gol, e trovare qualcuno con una maggior media realizzativa non è facile. Ma se un club viene da noi e ci paga quanto deve pagare per la sua clausola, se lo porta via: a quel punto il nostro pensiero sarebbe superfluo, e avremmo perso un grande giocatore''. Spalletti si è poi soffermato sul prossimo campionato: ''Tutti si aspettano che lottiamo per lo scudetto, ma abbiamo ancora un certo divario da Juventus e Napoli. ci siamo avvicinati alla Roma, ma serviranno mentalità e giocatori forti per fare un ulteriore salto di qualità. L'anno prossimo assisteremo a un campionato combattuto: rientranno in corsa ancora Lazio e Atalanta, tornerà il Milan e poi ci sarà qualche sorpresa: penso alla Sampdoria, che ha un ottimo tecnico come Giampaolo. Cosa può fare l'Inter? I ragazzi - chiude Spalletti - mi hanno sorpreso nella gara contro la Lazio, hanno messo in pratica ciò che gli avevo chiesto e abbiamo imparato gli uni dagli altri: abbiamo portato avanti delle idee importanti, dovremo proseguire su questa strada''.