Quattro vittorie consecutive tra campionato ed Europa League, l'Inter arriva al confronto di Firenze con il Milan alle spalle. La formazione di Gattuso ieri sera ha superato agevolmente l'Empoli portnadosi a meno uno dai cugini. Gara difficile per la formazione di Luciano Spalletti che in conferenza stampa sottolinea l'importanza della gara, ma non bisogna definirla fondamentale: "Tutte le partite sono un esame, non soltanto Fiorentina-Inter. Attraversiamo un buon periodo ma, se poi non vinci le partite, le inseguitrici si possono sempre avvicinare. Sono ottimista per il finale di stagione, le squadre che ci inseguono sono quelle che ci aspettavamo sin dall'inizio quindi non siamo preoccupati e accettiamo la competizione. Quando sono arrivato qui, l'Inter era dietro squadre come Roma e Milan. La squadra dovrà dimostrare continuità di comportamento, una rosa come l'Inter non può dipendere solo da un giocatore. Qui abbiamo tanti giocatori che fanno la differenza, penso ad esempio alla nostra linea difensiva. Andremo a Firenze con grande rispetto dell'avversario, senza alcun timore consapevoli che stiamo gestendo bene l'andamento dell'ultimo periodo".
Sul momento di forma di Perisic e Nainggolan, rinati nell'ultimo periodo, Spalletti commenta: "A livello individuale è importante che tutti diano il massimo per raggiungere gli obiettivi della squadra. Perisic e Nainggolan son in buone condizioni attualmente, ma non solo loro. Abbiamo tante partite, servirà il contributo di tutti. La forza di Perisic è il carattere, ha fatto tutto in modo corretto ed è saputo ripartire come mi aspettavo da un professionista". Keita ancora ai box, Icardi out, il tecnico di Certaldo sprona alcuni elementi: "Per Keita ci vorranno ancora alcune settimane. I gol non devono arrivare solo da un giocatore. Icardi spero rientri presto, ma penso che Vecino e Brozovic vedono bene la porta, Joao Mario deve cercare di segnare di più, Politano è una punta di gran movimento, non è un numero nove ma da la possibilità di creare spazi. In zona gol si fa vedere spesso".
A cura di Giovanni Parisio