E' proprio un'annata da dimenticare per l'Inter che perde 3-1 a San Siro contro la Lazio al termine di una gara contraddistinta da molta sfortuna. Il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni commenta così l'incontro ai microfoni di Sky: "Sicuramente commentare una partita così non è facile. Abbiamo perso 3-1 una gara in cui, come anche il mio amico Petkovic mi ammetteva a fine gara - spiega -, l'Inter avrebbe meritato di fare risultato. Abbiamo perso anche Jonathan per un infortunio alla spalla, di quelli impronosticabili. Tanti episodi avversi, i gol, i rigori: stasera c'è tutto, l'emblema del nostro momento. Abbiamo giocato la partita con Benassi e Pasa che sono del '94. Abbiamo lasciato in campo l'anima, i tifosi l'hanno capito e questo è importante per noi. Come a Napoli, abbiamo fatto la partita per tutti i 90 minuti, ma va così".
A chi gli domanda cosa si aspetta da ora in avanti, l'allenatore nerazzurro risponde: "Tutti quelli che erano presenti a San Siro hanno visto che abbiamo dato tutto in campo . Chi vive di Inter ogni giorno, sa la nostra situazione da tre mesi - continua -. Ora dobbiamo finire bene, la società sta lavorando sul mercato: ci sono tante note positive da cui ripartire. Il dovere nostro è dare tutto fino in fondo e prima o poi dovrà girare".
Sul risultato finale pesa la papera di Handanovic e l'errore dal dischetto di Alvarez: "Alvarez aveva fatto un'ottima partita e anche grandi campioni sono scivolati sul dischetto del rigore. Ricky mi ha detto che aveva spiazzato il portiere e poi gli è scivolato il piede d'appoggio. Handanovic? Non voglio nemmeno parlarne - prosegue -, è uno dei top e una certezza del futuro. Può anche aver sbagliato, ma poi sbatte su tre giocatori e la palla va dentro".
All'ingresso delle squadre in campo la Curva Nord ha esposto uno striscione contro la società: "Ogni contestazione civile è ammessa. Per 90 minuti tutto lo stadio ci ha incitato. Siamo fuori dagli obiettivi, ma sentire gli applausi fa tanto piacere e non sapete quanta voglia abbiamo di ripagarli. Moratti mette tutto quello che ha per la società: anima, cuore e passione. E' il primo a soffrire con noi - conclude -. Ma questi tifosi hanno il diritto di esprimere la loro opinione".