Lui si dice pronto a rientrare, dalla Cina cercano un
Di certo c'è solo il fatto che abbia voglia di rientrare nel giro, con quale ruolo non sarebbe importante. A dirlo è lo stesso ex nazionale verdeoro in un 'intervista alla Gazzetta: "Non mi pongo limiti. Sono adattabile - spiega Leonardo -, ho fatto tante esperienze che fanno parte di me e del mio modo di interpretare molti ruoli. Non credo che aver ricoperto cariche diverse possa essere considerato un limite".
"Potrei essere un allenatore con esperienza dirigenziale e un dirigente che capisce quel che succede in campo - prosegue Leonardo -. Perché una cosa è chiara: senza squadra non c'è business. Ormai esistono due tipi di calcio: o sei dentro la Champions o sei fuori, e se sei fuori non puoi fare niente. Serve a ogni club qualcuno che sappia seguire un progetto quotidianamente".
A Milano , sponda nerazzur ra dove è rimasto in rapporti migliori di quanto non sia con i rossneri, troverebbe un ambiente che già conosce e porterebbe in dote un'esperienza che ai nuovi proprietari cinesi farebbe assai comodo. Leonardo non si nasconde, si dice convinto che il calcio milanese si riprenderà, ma non esclude altre piste: "Non mi precludo nessuna possibilità - chiude -, mi sento pronto per rientrare. Lo dico in generale, perché sono stato fermo tanto tempo. L'Inter? Se si mette in casa un gruppo così importante, vuol dire che il progetto è forte. Il Psg? Con i suoi proprietari ho un rapporto bellissimo, c'è un sentimento forte che resterà sempre".