Dopo la grande vittoria contro la Juventus, l'Inter è tornata in piena corsa per il titolo: la sfida contro il Verona può rappresentare un'altra occasione per ridurre il gap da Milan e Napoli.
Dopo sette punti racimolati nelle ultime sette partite, l'Inter di Simone Inzaghi sembrava ad un bivio: la partita contro la Juventus poteva anche chiudere e cancellare ogni speranza di titolo ma la vittoria per 1-0, arrivata grazie al calcio di rigore segnato - la seconda volta - da Hakan Calhanoglu, ha riacceso l'entusiasmo ad Appiano Gentile per un'Inter che non ha perso punti dal Napoli (capace di vincere a Bergamo contro l'Atalanta) e addirittura ha guadagnato due punti sul Milan, fermato a sorpresa sullo 0-0 dal Bologna in casa. In un turno apparentemente complicato, i nerazzurri sono usciti alla grande e ora hanno 4 punti in meno del Milan capolista, con una partita, quella sempre contro il Bologna, ancora da giocare, a meno che il Giudice Sportivo conceda il 3-0 a tavolino, come auspicano Marotta e gli altri dirigenti.
L'Inter è reduce da due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro partite e, dopo la sosta, è tornata in campo disputato una partita non bella ma efficace contro la Juventus. Un successo che ha rilanciato le ambizioni da Scudetto dell'Inter, attesa però ora dalla sfida delicata contro il Verona. La squadra di Tudor è forse la rivelazione dell'intero campionato perché, nonostante la partenza di giocatori importanti in estate - uno su tutti Zaccagni oltre al tecnico Juric -, è ripartita con il piglio giusto grazie proprio ai dettami di Tudor, chiamato in corsa dopo l'avvio non soddisfacente con Di Francesco. L'ex giocatore di Juventus e Siena ha portato a Verona un calcio spettacolare, tanto che il Verona ha il terzo miglior attacco della Serie A (ben 56 gol segnati) dietro solamente a Inter (63) e Lazio (60). Tra i giocatori che si sono messi in vetrina non si può non citare Simeone, giunto già a 16 gol, ma anche Caprari e Barak, entrambi a quota 10 oltre ad un alto numero di assist (7 per l'ex Pescara, 3 per l'ex Udinese) per i compagni. All'andata vinse l'Inter 3-1 al Bentegodi ma il punteggio fu in parità fino a 7' dalla fine quando Correa, da subentrato, segnò poi una doppietta per la vittoria nerazzurra.