Rivivi il live di Murray-Djokovic
Gli Internazionali d'Italia hanno un nuovo padrone. Dopo 11 edizioni di dominio alternato Nadal-Djokovic, è Andy Murray il nuovo re di Roma che supera in finale proprio Nole con un doppio 6-3 e trionfa per la prima volta in carriera sulla terra del Foro Italico. Lo scozzese vendica il ko di Madrid di sette giorni fa e si aggiudica il dodicesimo Masters 1000 in carriera; troppo stanco il serbo che paga le due maratone contro Nadal e Nishikori.
Nel giorno del suo 29esimo compleanno, Andy Murray si regala Roma: senza perdere neppure un set, lo scozzese conclude la sua trionfale cavalcata italiana travolgendo in un'ora e 35 minuti pure il numero uno del mondo e mettendo un mattoncino a suo favore nella lunga lista degli scontri diretti, dove ora è sotto 10-23. Troppo stanco Djokovic, che nei quarti aveva trovato un eccellente Nadal mentre in semifinale si era complicato la vita regalando il primo set a Nishikori: era già successo agli ottavi con Bellucci e forse è questa la più grossa colpa del serbo, non essere riuscito a chiudere subito le partite. Il sorteggio era decisamente più duro di quello di Murray, è vero, ma Nole è parso lontano dalla forma migliore.
Andy è bravo ad approfittarne e riportare la Gran Bretagna sul tetto di Roma, dove non saliva dal 1931 con Pat Hughes. Il suo avversario fatica da subito a tenere il servizio, lo scozzese trova il primo break nel quarto gioco: decisivo per aggiudicarsi il primo set. All'inizio del secondo Nole reagisce, ma Murray riesce ad annullare ben tre palle break e strappare lui il servizio a Djokovic alla prima occasione utile, nel quinto game. La pioggia disturba Nole che si scaglia contro l'arbitro: "Vuoi che ci facciamo male? Io non gioco così". Si è reso conto che la partita gli sta scivolando di mano e sua sensazione è giusta: i due tennisti al Roland Garros si potranno incontrare solo in finale visto che da lunedì Murray sarà di nuovo numero 2 del ranking.