Internazionali d'Italia: Murray-Nadal, esordi perfetti

Pubblicato il 13 maggio 2015 alle 22:03:01
Categoria: Tennis
Autore: Redazione Datasport.it

Esordi perfetti per Andy Murray e Rafa Nadal agli Internazionali d'Italia. Lo scozzese e lo spagnolo, finalisti a Madrid domenica scorsa, sconfiggono in maniera piuttosto agevole il francese Jeremy Chardy (6-4, 6-3 per il britannico) e il turco Marsel Ilhan (6-2, 6-0 per il maiorchino). Meno brillante Roger Federer, che piega l'uruguaiano Pablo Cuevas con il punteggio di 7-6, 6-4.

Murray conferma di essere in uno stato di forma davvero notevole. Lo scozzese centra la decima vittoria consecutiva (è imbattuto dall'inizio del 250 di Monaco di Baviera) contro un avversario che poteva anche rivelarsi rognoso. Lo scorso anno a Roma Chardy eliminò Roger Federer, stavolta contro lo scozzese non c'è stato nulla da fare. Ora per il britannico, inserito nella parte alta del tabellone, ci sarà David Goffin protagonista della sorpresa di giornata: il belga ha fatto fuori Jo-Wilfried Tsonga con il punteggio di 6-2, 4-6, 7-5. Buona la prima anche per Nadal, il cui compito era però molto più semplice rispetto a quello di Murray. Netto il 6-2, 6-0 inflitto al qualificato Ilhan, tutt'altro che un amante della terra battuta. Il cammino dello spagnolo, ora, si complica leggermente: negli ottavi si ritroverà di fronte quel John Isner che in carriera ha già battuto 5 volte in altrettanti incontri. Ma nell'ultimo precedente, quest'anno a Montecarlo, ha dovuto sudare parecchio per imporsi sull'americano.

Vola agli ottavi anche Re Roger. L'uruguaiano Pablo Cuevas, numero 24 del ranking Atp, risponde colpo su colpo all'elvetico, che a Roma non è mai riuscito a vincere (con Montecarlo è l'unico Masters 1000 che manca nella straordinaria bacheca di Roger). Nell'ottavo game Federer deve annullare l'unica palla break del parziale, si va al tie-break: se lo aggiudica lo svizzero con il punteggio di 7-3.  Nel secondo set l'ex numero uno del mondo spreca subito due palle break, ma nel quinto game riesce finalmente a strappare il servizio all'uruguaiano. Federer sale sul 3-2 e poi si limita a difendere il proprio turno di servizio. L'elvetico non concede nessun chance di rientrare all'avversario e chiude i giochi in poco meno di un'ora e mezza di gioco.