Peccato, perché alcune vittorie in più, sfuggite per un niente, avrebbero dato sicuramente un'immagine diversa del suo quinquennio alla guida della Nazionale di rugby. E invec
"E' difficile fare un bilancio, se penso semplicemente ai risultati ho forse ottenuto meno di quanto sperassi al mio arrivo - attacca Brunel -, ma è anche vero che ci sono state molte partite che avremmo potuto vincere e che abbiamo perso di poco: avrebbero dato un’immagine diversa di questi anni". "Tuttavia, sono felice di aver fatto questa esperienza e di aver conosciuto il rugby italiano - aggiunge il ct francese -. A livello tecnico abbiamo sempre cercato un equilibrio nel nostro gioco: non sempre ci siamo riusciti, m a abbiamo sempre avuto l' ambizione , la voglia e l' attitudine per imporre qualcos a. Mi dispiace non aver vinto di più davanti a questo pubblico meraviglioso, ma spero che in ogni partita lo spirito dell'Italia sia stato quello che la nostra gente si aspettava"".
Quanto alla partita con la Scozia, Brunel spiega la scelta di preferire Haimona a Padovani nel ruolo di apertura, con Canna fermo per infortunio, Brunel ha dichiarato: "Ke lly ha una maggiore esperienza internazionale rispetto ad Edoardo - spiega Brunel -, oltre che una maggiore abitudine a giocare in questo gruppo. Questi due aspetti sono stati alla base della nostra decisione". "La Scozia è una grande squadra che al Mondia le non è arrivata sin dove avrebbe meritato - conclude il ct francese -. Il quarto di finale contro l'Australia ha cambiato nettamente il bilancio della loro Rugby World Cup. Ma se guardiamo alle prime due uscite del Sei Nazioni contro Inghilterra e Galles hanno giocato due grandi partite, avrebbero potuto vincerle entrambe. Per noi sarà una partita molto difficile, non possiamo permetterci il lusso di pensare che non lo sia. Personalmente trovo che la Scozia sia una delle squadre più difficili da affrontare, è quella che mi ha fatto la migliore impressione in questi ultimi mesi".