"Ho 29 anni, sono da dieci in nazionale però ho solo 25 presenze, faccio sempre dentro e fuori. Vorrei fare un buon Europeo ed un buon Mondiale, poi mi ritiro". Antonio Cassano non ha intenzione di continuare a giocare ancora a lungo: lo ammette lo stesso giocatore al termine della gara con l'Irlanda del Nord in cui ha messo a segno una doppietta. "Smetto a 33 anni - confessa l'attaccante del Milan -, voglio lasciare quando sto ancora bene. Sono stressato, sono 13 anni che qualsiasi cosa che dico non va bene".
"Ho vinto poco? Se uno vince poco o tanto se lo è meritato - continua Cassano -. Se Buffon ha vinto tanto è perché se lo è meritato, io ho dato poco e quindi ho vinto poco. Comunque devo ringraziare Prandelli, lui mi ha dato fiducia e mi è stato veramente vicino quando tutti mi dicevano che ero grasso. Abbiamo un rapporto speciale, spesso ci sentiamo e mi ha dato lo slancio per fare bene anche con il Milan".
Ma cosa farà Cassano una volta appese le scarpe al chiodo? "Non so fare niente, nemmeno parlare - scherza il barese -, quindi non potrei fare l'opinionista perché direi solo cavolate. Di chi è la colpa del mio stress? Al settanta per cento è mia, mi sono sempre cercato io le rogne ma anche per quel trenta per cento che faccio bene i giornalisti mi danno contro. Io me ne vado, tanto avrete ancora molto da scrivere perché c'è Balotelli".