L'Europa a due velocità è un concetto, dibattuto per anni nei circoli politici europei, secondo cui differenti parti dell'Europa dovrebbero integrarsi a differenti livelli a seconda della situazione politica in ciascun Paese. Niente a che vedere con il calcio, s'intende, ma l'idea è utile per spiegare l'andamento delle squadre italiane nelle due principali competizioni continentali.
Partiamo dalla Champions League, il torneo che più affascina l'immaginario dei tifosi ma il cui finale della fase a giorni, per le squadre italiane, è abbastanza dubbio. La Juventus innanzitutto, forse l'italiana più accreditata alla vittoria finale. I bianconeri, sconfitti l'anno scorso in finale a Cardiff, sono ormai sicuri di non poter più vincere il girone dopo il pari a reti inviolate con il Barcellona. Lo Sporting Lispona si è portato ad un solo punto dalla squadra di Allegri vincendo 3-1 contro l'Olympiacos. Squadra greca che sarà proprio il prossimo avversario dei bianconeri. Per consolidare quindi il secondo posto, la Juventus può togliersi ogni paura battendo i greci, o, nelle alternative più pessimistiche, fare quantomeno lo stesso risultato dei portoghesi, impegnati al Camp Nou contro il Barca già qualificato e già sicuro del primo posto. In caso di arrivo a pari punti passerebbe la Juventus per via degli scontri diretti favorevoli. Alla Roma di Di Francesco, invece, bastava un punto per andare agli ottavi prima della gara contro l'Atletico di Simeone. Dopo il ko del Metropolitano, ne serviranno tre contro gli azeri del Qarabag. Non proprio una "mission impossible" insomma, ma è bene restare concentrati per evitare sorprese dell'ultima ora, in quanto, si sa, i Colchoneros del Cholo Simeone sono uomini decisamente restii a mollare senza combattere. Infine, la situazione forse più difficile tra le squadre italiane: il Napoli capolista in patria, purtroppo, non ha il destino tra le sue mani. Alla squadra di Sarri infatti, serve vincere in Olanda contro il Feyenoord e, contemporaneamente, sperare che Guardiola ed il suo City dimostrino l'affetto più volte sbandierato nei confronti del team partenopeo andando a vincere contro gli ucraini dello Shakhtar Donetks, battuti proprio dal Napoli per 3-1 nell'ultimo turno.
L'Europa League, invece, si è rivelata per le italiane terra di conquista, andando anche oltre le più rosee aspettative: due su tre già sicure del primo posto (Lazio e Milan), con l'Atalanta che, da Cenerentola invitata al gran ballo quasi per caso, è passata ad essere regina del suo raggruppamento, vincendo due volte contro l'Everton di Rooney e posizionandosi, in attesa dello scontro al vertice con il Lione, al primo posto, sovvertendo tutti i pronostici e tornando così a recitare un ruolo da protagonista in Europa, da cui la Dea mancava da oltre 26 anni.
I dubbi della Champions, ad un turno dal termine dei raggruppamenti, possono diventare certezze, e dare all'Italia un risultato incredibile di sei qualificate su sei in Europa. Prospettiva quantomai difficile, soprattutto legata al Napoli, ma non ancora da archiviare.
Articolo a cura di Davide de Rosa Laderchi